Via il crocifisso o rinvio udienza

Il giudice Tosti non molla

15 Novembre 2008   07:13  
Il giudice del tribunale di Camerino Luigi Tosti, conosciuto per la sua battaglia contro il crocifisso nelle aule giudiziarie per la quale ha subito anche condanne e sanzioni dal Csm, non molla: ora chiede il rinvio dell' udienza che lo riguarda in Cassazione, il 18 novembre, se non saranno tolti dalle aule i crocifissi a meno che non siano esposti allo stesso modo anche i simboli delle altre religioni. Martedì prossimo Tosti dovrebbe comparire davanti ai giudici della sesta sezione penale per l' esame del suo ricorso contro la prima condanna a 7 mesi e a un anno di interdizione dai pubblici uffici per omissione di atti di ufficio e interruzione di pubblico servizio inflittagli nel febbraio 2008 dal tribunale dell'Aquila e confermata in appello per essersi rifiutato di tenere udienze nelle aule con il crocifisso. Il giudice, sospeso in passato dal Csm dalle funzioni e dallo stipendio, ha scritto ai magistrati della Suprema Corte e per conoscenza al ministro della Giustizia Angelino Alfano spiegando che "la presenza dei crocifissi, imposta dalla dittatura confessionale fascista del 1926 e tuttora condivisa dall' attuale regime repubblicano, pregiudica e lede in modo eclatante il principio di laicità delineato dalla Carta Costituzionale, cioé l' obbligo costituzionale dei giudici di essere e di apparire imparziali". Tosti, che è ebreo, sollecita la 'derattizzazione generalizzata' di tutte le aule dai simboli religiosi, e in particolare di quello della religione cattolica. "Mi rifiuterò di farmi processare da giudici partigiani - sottolinea - che si identificano platealmente nei crocifissi appesi sopra la loro testa" e che tra l' altro dovrebbero giudicarlo proprio per aver contestato quel simbolo. Al ministro il giudice chiede di essere sottoposto ad un nuovo procedimento disciplinare dopo quello avviato dal suo predecessore Clemente Mastella, e finito con la condanna.

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