Vigili del fuoco aquilani: siamo in sede inagibile e senza straordinari pagati

06 Giugno 2011   08:47  

I vigili del fuoco in servizio a L'Aquila scrivono al ministro Roberto Maroni...

''Il tragico evento sismico che ha colpito L'Aquila ha fatto confluire sin dal primo giorno, un imponente contingente di vigili del fuoco e di mezzi da tutte le parti d'Italia, quale necessario presidio operativo per fronteggiare le conseguenze del sisma e fornire adeguata assistenza e soccorso alla popolazione duramente colpita.

Circa 2.500 uomini, dislocati in sette campi base, (ridotti progressivamente fino alle attuali 74 unità), hanno assicurato nel tempo, in collaborazione con i colleghi aquilani, tutte le attività - dal recupero di dispersi e vittime alle verifiche di stabilità, dai puntellamenti al recupero delle macerie. Grazie a questo dispositivo integrativo, il personale dell'Aquila ha potuto far fronte anche all'attività istituzionale del soccorso urgente "ordinario".

Dal confronto delle ultime annualità emerge il "salto" esponenziale della domanda di soccorso causato dai noti eventi sismici, ma anche il suo lento e graduale decremento che andrà comunque gestito con idonee risorse per fronteggiare adeguatamente le necessità correnti, evitando drastici e improvvisi tagli.

Sarà fondamentale disporre, a partire dalla sede dell'Aquila, di un contingente adeguato di vigili del fuoco, che consenta il progressivo smaltimento delle esigenze post-sismiche e il soccorso ordinario, al fine di garantire sicurezza al cittadino-utente.

Per lo stesso fine riteniamo non trascurabile la presenza, sotto il massiccio del Gran Sasso d'Italia, dei laboratori dell'Istituto nazionale di fisica nucleare che rappresenta un sito sensibile. Ed è da tenere in considerazione anche lo sviluppo dell'aeroporto dei Parchi.

E' urgente e necessario il potenziamento dell'intero dispositivo di soccorso del comando provinciale dell'Aquila, a partire dalla sede centrale nel capoluogo anche rammentando che il turno notturno del 06 aprile del 2009 era composto da sole 13 unità.

L'organico del comando dovrebbe passare quindi da 188 a 260 unità operative complessive. Contestualmente si ritiene indispensabile trattenere in servizio all'Aquila l'attuale contingente dislocato in missione fino al 30 giugno prossimo e legare la proroga al termine dell'emergenza sisma.

Il personale da 18 mesi non percepisce gli straordinari. Tale circostanza non fa altro che umiliare e demotivare i vigili del fuoco dell'Aquila costretti a lavorare in condizioni al limite della sopportazione, in una sede inagibile, mentre il progetto per la nuova struttura non è stato ancora presentato.''


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