Villa Pini, Angelini accusa Venturoni: "C'era un piano per farla chiudere"

L'imprenditore rinviato a giudizio per caso "villette lager"

25 Luglio 2014   11:32  

Continua ad essere al centro di vicende giudiziare l'imprenditore Vincenzo Angelini, ex proprietario della casa di cura teatina Villa Pini, condannato un anno fa nella sentenza di primo grado del processo Sanitopoli.

L'ex re della sanità privata abruzzese è stato infatti rinviato a giudizio nell'ambito dell'inchiesta sul caso delle cosiddette "villette lager" di Torrevecchia (e dell'ex Paolucci) nelle quali, secondo l'ipotesi di accusa, venivano "curate" alcune persone malate di mente.

Per lui, la moglie Anna Maria Sollecito e la figlia Chiara, le ipotesi di reato formulate dal gup Antonella Redaelli vanno dall'aver tenuto aperte strutture di riabilitazione psichiatrica non autorizzate, all'abbandono di pazienti e alla truffa aggravata nei confronti delle Regioni Abruzzo e Marche (i tre più Giovanni Pardi) per oltre 24 milioni di euro spacciando pazienti non gravi come soggetti da curare in strutture protette, quindi gonfiando da 75 euro a 124 le spese di ricovero, e infine, in concorso con Claudio Cignarale e Vincenzo Recchione, per aver omesso di segnalare le carenze presenti nelle strutture.

Ma Angelini, che evidentemente non ci sta a vedersi affibiare nuove pesanti accuse, ne ha a sua volta lanciate di altrettanto pesanti, prima nei confronti della "Asl di Chieti, che mi chiede danni per 24 milioni di euro, mentre in realtà sono io creditore nei suoi confronti di 145 milioni", e poi contro l'ex assessore regionale alla Sanità Lanfranco Venturoni, il quale "ci ha inviato tre tecnici che per decine di anni ci hanno inviato loro pazienti".

Assai espliciti anche i suoi racconti circa le condizioni di alcuni dei pazienti, tra cui una donna che sarebbe stata solita tagliare le lenzuola a mo' di spaghetti per mangiarsele, o di un'uomo che, in preda ad autolesionismo, talvolta si sarebbe morso fino a ferirsi.

Ma nulla, forse, in confronto a quanto dichiarato una volta uscito dall'aula, sempre all'indirizzo dell'ex assessore: "Venturoni aveva un piano per fare chiudere Villa Pini". Che sia l'inizio di una nuova battaglia contro l'ex sistema politico regionale?


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