Violentò tassista a Roma: ora Simone Borgese si pente: "Ho sbagliato"

25 Maggio 2015   12:20  

"Volevo dire che sono pentito di quello che ho fatto".

Cosi' Simone Borgese, il 30enne romano attualmente detenuto a Regina Coeli con l'accusa di aver picchiato, violentato e rapinato l'8 maggio scorso una tassista da cui si era fatto accompagnare in zona Ponte Galeria, si e' rivolto questa mattina al tribunale del riesame che deve decidere per lui se confermare o meno la misura del carcere.

Il pm Eugenio Albamonte ha espresso parere negativo, spiegando, tra l'altro, al collegio della liberta' che su Borgese pende anche la denuncia di una minorenne che sara' sentita probabilmente in sede di incidente probatorio in relazione a un'aggressione subita lo scorso anno.

La difesa, dal canto suo, ha chiesto la concessione degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico presso la casa della madre dell'imputato.

Il tribunale si pronuncera' nei prossimi giorni.


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Simone Borgese, foto da facebook
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