Violenze sui minori: in Abruzzo si consumano in casa

Campagna "Io proteggo i Bambini"

15 Novembre 2010   11:55  

In occasione della Giornata abruzzese del Fiocco Giallo, il Centro “Primavera” di Scerne di Pineto ha presentato i dati di una ricerca su 399 casi di abuso in Abruzzo. Il 91,6% della violenza si consuma fra le mura di casa. Aumentano i casi di pedofilia, che vedono vittime non più solo le bambine, ma anche i bambini. Il 94% dei bambini colpiti dall’abuso manifesta disturbi psicologici.

La giornata del fiocco giallo è legata alla campagna «Io proteggo i bambini» lanciata da Terre des Hommes, ong internazionale da sempre in prima fila a sostegno dei diritti dei più piccoli, degli indifesi. Il simbolo della campagna è un fiocco giallo, da indossare in occasione del 19 novembre, dichiarato dall’Onu la Giornata mondiale per la prevenzione dell’abuso sull’infanzia.

Secondo i dati emersi della ricerca del "Centro Primavera" i bambini vittima di violenza sono per il 58% maschi e per il 42% femmine. La fascia di età in cui l’abuso si manifesta è fra i 6 e i 10 anni (47% dei casi) e dagli 11 ai 14 anni (32%). Il 97% è di nazionalità italiana, il 3% di nazionalità straniera. Le violenze più diffuse sono la trascuratezza (58%), che colpisce i bambini per omissioni fisiche e psicologiche dei genitori di fronte ai bisogni dei bambini, il maltrattamento psicologico (50%), che si esprime con pressioni psicologiche, aggressioni e violenze verbali, la violenza assistita (23%, un totale di 71 bambini sui 315 analizzati), che si ha quando i bambini vengono esposti a liti violente e aggressioni fisiche in famiglia, la violenza sessuale (18%), il maltrattamento fisico (16%, 50 bambini del campione), consistente spesso in violenze fisiche, percosse, morsi.

 Il più delle volte le violenze avvengono a casa (91,6%) e gli autori della violenza sono spesso i genitori: nel 55,8% dei casi sono entrambi i genitori a commetterla, nel 12% solo la madre, nel 9,9% solo il padre, nell’8% dei casi il genitore insieme ad altri familiari. A scatenare queste violenze sono spesso è la conflittualità fra i genitori (44%), le separazioni difficili (36%), l’estrema deprivazione e la povertà (24%), ma anche le patologie mentali (18%), la dipendenza da droghe e alcool (17%), i problemi dei familiari con la giustizia (9%).

 A scoprire e ad inviare i casi di bambini abusati sono i servizi sociali nel 29%, i pediatri e i medici di famiglia nel 33% (spesso su richiesta stessa dei genitori inviano i bambini al Centro), i consultori familiari (8%), le Comunità educative (22% degli utenti). Al momento dell’ammissione i bambini vittime di violenza presentavano disturbi psicologici nel 94% dei casi, un bambino abusato su 4 presentava ritardi cognitivi, motori e nel linguaggio, un bambino su 3 disturbi relazionali (36%), mentre il 6% risultava affetto da sindrome post-traumatica da stress, il 5% da disturbi dell’attenzione e dell’iperattività, un altro 5% da danni fisici ed il 4% dei bambini abusati anche da disturbi del comportamento alimentare.

Quali percorsi di cura dei bambini maltrattati il Centro Primavera ha messo in atto nel 48% la psicoterapia individuale, nel 10% la psicoterapia familiare, nel 29% il sostegno psicologico e nel 15% la terapia riabilitativa. La media del periodo di cura è fra i 2 e 3 anni, che salgono nei casi di abusi con danneggiamenti più gravi.

Un approfondimento specifico meritano i dati relativi agli abusi sessuali (esaminati 56 bambini vittime di abuso sessuale in Abruzzo). Le bambine vittime di abuso sessuale rappresentano il 57% ed i bambini maschi il 43%. Un dato quest’ultimo notevolmente alto, che fa comprendere come oggi la violenza sessuale non colpisca più solo le bambine, ma anche i bambini, soprattutto per il diffondersi di casi di pedofilia, che prima raramente venivano denunciati. Gli abusi sessuali avvengono nel 72% solo a casa, il 5% fuori casa ed il 4% attraverso l’uso della rete internet. Gli autori di abuso sessuale sono il padre (31%), lo zio/a (12%), dal nonno/nonna (4%), dal convivente (11%), dal vicino o conoscente (11%), dal genitore insieme ad altri familiari e non (23%), da sconosciuti (4%).+

“In Abruzzo molto è stato fatto, ma molto ancora resta da fare – ha detto la consigliera regionale, Nicolettà Verì, presidente della V Commissione – soprattutto per dare procedure chiare di intervento per proteggere un bambino, a cominciare dalla figura del garante”. D’altro canto, ha ripreso la consigliera regionale, Marinella Sclocco, “la Regione Abruzzo è al 15° posto in Italia per la spesa in servizi per l’infanzia. Dobbiamo sicuramente investire di più sui bambini”.

 

Rivolgo un plauso all’ iniziativa che merita la giusta risonanza in quanto tratta un tema caro a tutti noi e su cui è necessario tenere sempre accesi i riflettori - ha scritto il governatore dell’Abruzzo, Gianni Chiodi, in un saluto rivolto ai partecipanti della Giornata del Fiocco Giallo -. La violenza a danno dei minori, nelle sue forme più svariate, è un’emergenza globale che è necessario combattere partendo dalla prevenzione del fenomeno stesso. I bambini sono la sorgente più viva e zampillante del futuro del nostro pianeta ed è fondamentale preservare questa loro peculiarità. Ogni forma di abuso profana la più intima essenza del bambino, minandone la fiducia nel futuro  e nella società,  provocando ripercussioni negative sia a livello fisico che psicologico. E’ dovere di ogni governo fare in modo che tutto questo non avvenga utilizzando gli adeguati strumenti legislativi che tutelano il minore. “Prevenire” è la parola chiave e d’ordine per tutte quelle istituzioni che metteranno in atto sistemi efficaci per la protezione dei bambini”.

 

 

Intanto il comune di Barisciano ha sposato la campagna internazionale di prevenzione contro gli abusi sui bambini “IO PROTEGGO I BAMBINI”, promossa in Italia dalla Fondazione Terre des Hommes Italia Onlus tra le più attive e riconosciute organizzazioni non governative (ONG) internazionali focalizzate sulla difesa dei diritti dell'infanzia, e da CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia). 

Per l'occasione il comune si tinge infatti di giallo, infatti il fiocco giallo è il simbolo legato alla campagna.
Il sostegno non si limita solamente ad un gesto simbolico: l’Amministrazione Comunale  veicola la sensibilizzazione all’adesione tramite facebook,  il proprio sito internet www.comunebarisciano.it e tramite la pubblicazione di locandine su tutto il territorio

Nell'iniziativa sono coinvolti tutti i consiglieri e  tutti i dipendenti del Comune, ma anche tutti i commercianti, i Presidenti delle Associazioni, gli insegnanti della Scuola d’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola dell’Obbligo. Sostenendo la campagna “IO PROTEGGO I BAMBINI” il Comune si impegna non solo a promuovere attività di sensibilizzazione, ma anche ad adottare una Carta dei bambini su cui fondare TUTTE le politiche municipali, redigere un rapporto all’anno sullo stato dell’infanzia nel territorio,  difendere i capitoli di bilancio dedicati alla protezione dei bambini, ad approvare un piano di formazione per tutti gli operatori impegnati nell’educazione, crescita, accompagnamento dei bambini, che abbia ad oggetto la trasmissione di competenze per la prevenzione dei casi di abuso, maltrattamento, violenza e fornisca gli strumenti per identificare precocemente i casi di bambini a rischio. 

Il Comune di Barisciano fa, così, propria la frase di Kofi Annan: ”Il genere umano deve ai bambini il meglio che può dare. Per guardare in alcuni aspetti del futuro non occorrono proiezioni di supercomputer. Molto del millennio che sta per iniziare può essere visto dal modo in cui ci prendiamo cura oggi dei nostri bambini. Il mondo di domani sarà influenzato dalla scienza e dalla tecnologia, ma soprattutto sta già prendendo forma nei corpi e nelle menti dei nostri figli".



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