Vittime e orfani del terremoto, appello al ministro Barca e ai parlamentari abruzzesi

15 Luglio 2012   22:02  

Un appello pubblico viene lanciato dal movimento L'Aquila che vogliamo, rappresentato in Consiglio comunale Vincenzo Vittorini, ai parlamentari abruzzesi e al ministro Fabrizio Barca affinchè nel maxiemendamento sull'Aquila inserito nel "decreto crescita" che inizia domani il suo iter parlamentare venga reinserito il riconoscimento dei diritti per gli orfani e le vittime del terremoto.

"Nel testo presentato dal Ministro - si legge nella lettera aperta - è scomparsa in extremis la proposta di riconoscere agli orfani, agli invalidi e alle vittime del terremoto del 6 aprile 2009 la dignità di vittime civili".

IL TESTO DELLA LETTERA AI PARLAMENTARI ABRUZZESI E PER CONOSCENZA AL MINISTRO BARCA

Onorevoli rappresentanti dei cittadini abruzzesi, 

siamo certi che meglio di altri avete la consapevolezza che ci sono occasioni che richiedono unità e determinazione tali da sovrastare steccati e ragioni di opportunità.

Sapete certamente che quelle sono le occasioni che danno un valore particolare all'esercizio della delega ricevuta dai vostri concittadini abruzzesi. 

Con questa convinzione ci rivolgiamo a voi per quanto accade in ordine alla definizione della nuova legge per la ricostruzione ed in particolare per un aspetto cassato dalla proposta di legge nell'intervallo strettissimo intercorso tra la precipitosa valutazione delle amministrazioni locali e la presentazione a Roma da parte del Ministro Barca.

Nel testo presentato dal Ministro è scomparsa in extremis la proposta di riconoscere agli orfani, agli invalidi e alle vittime del terremoto del 6 aprile 2009 la dignità di vittime civili.

Chiediamo a voi di farvi saldi e intransigenti portatori della voce di chi ha perso tutta o una parte della propria vita in quella notte.

Vi chiediamo di spendere tutta la vostra abruzzesità per quella che ai nostri occhi appare come una questione di dignità, una questione da leggere anche con lo sguardo al futuro, perché non si consenta mai ad una legge di voltare le spalle a vittime inermi e incolpevoli. 

Onerevoli, guardate al futuro! 

Tutto l'Abruzzo, per mezzo vostro, oggi può richiamare l'Italia, come ha fatto il Consiglio Comunale de L'Aquila con un emendamento votato all'unanimità, a parlare di adeguamento sismico degli edifici e non di miglioramento. 

Con tutti i cittadini abruzzesi creiamo finalmente per l'Italia un modello virtuoso di ricostruzione e di sicurezza, per un cambio di mentalità nella cultura della prevenzione che oltretutto costa meno delle emergenze e aiuterebbe il rilancio del settore dell'edilizia e quindi del PIL nazionale. 

Questo cambio di mentalità è necessario proprio in un momento difficile come questo, anche considerando l'insofferenza dei cittadini per i costi inopportuni della politica. 

A questo riguardo suona come una nota stonata la reintroduzione del city manager chiesta in deroga alla legge nazionale dal Consiglio Comunale dell'Aquila.

Sappiamo che, se sarete uniti, riuscirete nella impegnativa battaglia che vi si chiede di sostenere.


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