Vive con italiano, famiglia sequestra ragazza macedone per riportarla in patria

09 Giugno 2011   18:53  

Sequestrata da familiari che volevano riportarla in patria per interrompere la relazione con il ragazzo italiano con cui da qualche tempo conviveva.

Lei, diciannovenne macedone di religione musulmana, non si è persa d'animo quando ha capito cosa stava succedendo: ha preso il telefonino e mandato un sms al compagno, che ha avvisato la polizia.

Alla fine, la fuga da Sulmona verso la Macedonia è finita al km 93 della carreggiata nord dell'autostrada A14, nel Cesenate, dove la Stradale ha intercettato la vettura e arrestato il padre. Ora gli inquirenti dovranno capire se corrisponda al vero un altro episodio che la giovane ha raccontato. Il sequestro di ieri non sarebbe il solo di cui è stata vittima.

Tre mesi fa, ha spiegato, la ragazza sarebbe stata portata contro la sua volontà in patria per farle interrompere una gravidanza, frutto della relazione avversata. Tutto è iniziato la scorsa notte.

Finita la festa di compleanno del genitore, un uomo di 45 anni, originario di Vrbjane (Macedonia), la giovane è stata fatta salire in auto con la scusa di riportarla a casa. La destinazione però non era quella. Quando l'ha capito la giovane, approfittando di un attimo di distrazione dei familiari, ha mandato il messaggino al fidanzato che ha subito chiamato la polizia.

E' così scattata una ricerca in autostrada, con polizia in allerta da Pescara a Bologna, fino a quando, attorno all'1.20, la Polstrada di Forlì non è riuscita ad individuare la vettura (nonostante la giovane sapesse dire solo di essere a bordo di una Volkswagen blu) in A14, nel Cesenate.

Simulando un controllo, l'auto è stata fatta fermare. Una volta scesa la ragazza, presa in disparte, ha confermato agli agenti di essere la persona che stavano cercando. A quel punto vittima e padre (oltre alla madre, macedone di 42 anni, e due fratelli minorenni) sono stati portati nella sede della Stradale di Forlì.

Dove nel frattempo è arrivato anche il convivente, non ancora trentenne, della ragazza. Insieme i due hanno spiegato che la giovane, la sera prima, finita la festa per il compleanno del padre, era stata fatta salire in auto con l'inganno. Il padre, arrestato per sequestro di persona, è stato messo a disposizione della Procura della Repubblica di Forlì (pm di turno Alessandro Mancini).

Ma dopo l'udienza di convalida è probabile che il fascicolo passi alla procura abruzzese poiché il reato è stato commesso a Sulmona.

Gli inquirenti però ora vogliono anche verificare la veridicità di quanto raccontato dalla ragazza circa l'episodio di tre mesi fa, quando la ragazza sarebbe stata portata in Macedonia per farle interrompere una gravidanza, frutto della relazione. Lei, nel frattempo, è già tornata a casa con il suo compagno.


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