Vulcani: esperti e operatori turistici contro Bertolaso

Procurato allarme!

30 Aprile 2010   11:38  

L'allarme del sottosegretario: "A Ischia minimi rischi di eruzione". I sindaci si lamentano per le ripercussioni negative sul turismo. "Il capo della Protezione civile fornisca i dati o lo denunceremo per procurato allarme"

di BIANCA DE FAZIO

"Il vulcano col colpo in canna" lo ha definito il sottosegretario Guido Bertolaso. Si riferiva ad Ischia, ed aggiungeva, dinanzi alla stampa estera: "Nel monte Epomeo si sta caricando una camera magmatica che potrebbe esplodere". Ed il primo botto, economico, gli ischitani lo hanno avvertito ieri, quando sono giunte le prime disdette delle prenotazioni turistiche.

"Bertolaso ha rovinato la stagione turistica", afferma il tour operator ischitano Ottorino Mattera. Ed i sei sindaci dell'isola verde hanno chiesto al prefetto Pansa e a Bertolaso "un incontro urgentissimo". In una lettera firmata a nome di tutti i primi cittadini dal sindaco di Forio Franco Regine, si legge che "circa il rischio di eruzione i sindaci dell'isola non sono mai stati informati da alcuna autorità competente". E il sindaco di Ischia, Giuseppe Ferrandino, aggiunge: "L'Osservatorio vesuviano non rileva alterazioni delle condizioni del territorio interessato". Di qui le conclusioni: "Bertolaso fornisca i dati scientifici in suo possesso o potremo denunciarlo per procurato allarme".

Ma la smentita più sonora alle parole di Bertolaso giunge dagli esperti. Innanzitutto dal presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Enzo Boschi. Che sostiene non esserci in vista alcun rischio di eruzione e precisa che il monte Epomeo, che custodisce secondo Bertolaso una camera magmatica, "non può essere considerato un vulcano: è un deposito tufaceo che si è formato in seguito alle eruzioni".

Parole dalle quali la Protezione civile si dice sorpresa: "Apprendiamo con una certa sorpresa da Boschi che il Monte Epomeo non sarebbe un vulcano, sebbene lo sia l'isola di Ischia, citata nell'elenco dei principali vulcani italiani proprio sul sito dell'Ingv". A Boschi fa eco la vulcanologa Lucia Civetta: "Ischia è formata da tanti vulcani e l'ultima eruzione, molto modesta, risale al 1302. Negli ultimi decenni il complesso vulcanico non ha dato segni di ripresa e di conseguenza non si può ipotizzare un pericolo immediato. Piuttosto - incalza - la situazione preoccupante è quella dei Campi Flegrei".

Ma c'è anche la questione Vesuvio, con l'ipotesi di inserire Napoli tra i comuni a rischio. "Questo allarmismo mi sembra un'esagerazione" afferma il sindaco Iervolino. E il presidente della Regione Caldoro: "Il rischio è noto e dobbiamo prevenirlo". E si riaccende la polemica sulle costruzioni abusive. Dopo le critiche di Bertolaso alla Regione che concedeva un finanziamento per chi lasciava la zona rossa per costruire casa altrove, Marco Di Lello, ex assessore regionale replica: "Cosa hanno fatto governo e Protezione civile per mitigare il rischio Vesuvio? Se il condono edilizio e la sospensione degli abbattimento degli abusi sono il prodotto del loro sforzo allora meglio che non facciano nulla". Tema sul quale insiste Legambiente: "Le betoniere sono tornate in azione".

(da Repubblica Napoli)


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