WWF, ARTA NON MONITORAVA SOSTANZE PERICOLOSE

ACQUA

23 Gennaio 2008   16:48  
"L´Arta non era in grado di monitorare alcune sostanze pericolose trovate nel 2004 nel 2005 nei pozzi Sant´ Angelo, che per anni hanno rifornito di acqua Pescara, Chieti e la Val Pescara. Tra queste sostanze figura anche il pentaclorobenzene". E´ questa la denuncia arrivata stamani dal Wwf, nel corso di una conferenza stampa. L´associazione ambientalista, rappresentata da Augusto De Sanctis, è arrivata a questa "inquientante novita´" dopo aver letto una nota della Asl del 7 dicembre scorso, in riscontro ad una nota del Wwf. De Sanctis ha messo in evidenza la pericolosità derivante dall´esposizione alle sostanze non monitorate dall´Arta. Il pentaclorobenzene, ad esempio, è particolarmente insidioso perchè "può avere effetto sul fegato, causando danni epatici, e i test sugli animali indicano che questa sostanza può causare tossicità per la riproduzione e lo sviluppo umano. Va evitata l´esposizione di donne in gravidanza". L´Arta - ha spiegato - De Sanctis - non ha avuto la possibilità di effettuare il monitoraggio non avendo a disposizione nè le metodiche nè le strumentazioni, ma così è stata mandata in rete acqua non monitorata. Un fatto di "inaudita gravita´", per Augusto De Sanctis, perchè comunque queste sostanze pericolose erano gia ´state trovate nei pozzi e non è mai stata avvertita la popolazione. Secondo il Wwf l´unica scelta possibile era di chiudere i pozzi gia ´dal 2004 ed è "sconfortante che le carenze vengano alla luce solo ora, a seguito dell´azione di verifica del Wwf". Per decidere le azioni da intraprendere l´Abruzzo social forum ha convocato un´assemblea pubblica per il 26 gennaio nella sala del consiglio comunale di Pescara. (AGI)

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