Ximenes batte cassa per l'Accademia dell'immagine

Interessi di botteghino

25 Marzo 2009   17:05  

Si difendono all'Accademia dell'Immagine dell'Aquila, dopo le accuse lanciate nei giorni scorsi dai sindacati e dai lavoratori che non percepiscono lo stipendio da svariati mesi.

E mentre in molti fanno gli omertosi e si rifiutano di parlare, ampia disponibilità ha dimostrato nei nostri confronti l'assessore alla cultura Annamaria Ximenes, direttrice in aspettativa dell'Accademia, ed un po' la madre di quella struttura di eccellenza che L'Aquila si può vantare di ospitare.

Ed è proprio l'aspetto qualitativo che la Ximenes ci ha tenuto a sottolineare, “la qualità della formazione non è mai venuta meno – ci dice – ma di questo sembra non interessi nulla a nessuno”.

Più volte invitata a replicare ai sindacati, l'assessore preferisce non addentrarsi nella polemica, ma ammette che “la situazione di crisi generale evidentemente investe anche l'Accademia, che non è avulsa dal contesto generale” di una negativa congiuntura economica. “La grande espansione avuta fa in modo che il contraccolpo subito sia maggiore”.

Non smentisce tuttavia le parole di Cgil e Ugl, “la sofferenza c'è” ci dice la Ximenes e “stiamo operando per risolvere la situazione”. “Sono stati fatti grandi investimenti, come l'acquisto della sede, il cui mutuo è stato inizialmente a carico della sola accademia”. Poi si lascia andare: “Certo che ci sono problemi nei versamenti contributivi, altrimenti non staremmo qui a parlarne”.

Ci tiene poi a precisare come l'Accademia sia un ente regionale istituito dalla legge numero 100 del 1995, in base alla quale la Regione deve provvedere al funzionamento. E proprio dalla Regione la Ximenes si aspetta maggiori finanziamenti, perchè il contributo non è mai stato adeguato in quindici anni, durante i quali i costi di gestione però aumentavano.

Ed è proprio “la mancanza di investimenti” che “ha prodotto questa situazione di difficoltà”.

“C'era un patto con la precedente amministrazione regionale – ci dice ancora l'assessore - in modo da diventare a tutti gli effetti un ente strumentale. I discorsi intrapresi sia a livello nazionale che regionale, si sono purtroppo interrotti con le cadute di entrambi i governi” ci dice ancora con un pizzico di amarezza la Ximenes. “Dai primi contatti avuti con il nuovo governo regionale sembra che la regione voglia proseguire con il precedente percorso”: quello cioè di una riorganizzazione dell'accademia, che la Ximenes auspica passi per due fondamentali punti: l'aumento del finanziamento regionale ed il passaggio della struttura dal settore cultura al settore formazione, che ha a disposizione molte più risorse. Da questo punto di vista, lancia un messaggio ai sindacati affinchè “facciano pressione sui sindacati”.

Nella ristrutturazione è previsto anche l'aumento degli studenti e la riqualificazione del personale.

“Voglio rassicurare gli studenti” ci ha detto ancora la Ximenes, preoccupata dal diffondersi della notizia sulla crisi che investe il centro di eccellenza: “Non ci sarà mancanza di servizio e di qualità”, ricordandoci inoltre con un pizzico di orgoglio, come “il 90% degli studenti usciti dall'accademia dell'immagine lavorano in settori di alta qualificazione del settore cinematografico”.

Sulla situazione in cui versano invece i docenti, la Ximenes ci dice che molti di loro “sono nostri amici, hanno creduto e credono nel progetto dell'accademia ed in molti casi sono professionisti di alto livello che non vivono dell'insegnamento”. Sulla tipologia dei loro contratti ci dice: “Per fortuna che hanno tutti contratti di collaborazione sennò avremmo già chiuso”.

“Nel giro di pochi giorni – conclude la Ximenese - risolveremo alcune situazioni pregresse dei dipendenti; ma contiamo sull'aiuto della Regione. Stiamo anche lavorando per ottenere un finanziamento pubblico nazionale”

Risposte concrete per quanto riguarda la gestione economica si avranno solo allorchè sarà presentato il bilancio 2009. A tal proposito questa mattina il consigliere comunale di opposizione  Lombardi ha rilevato che il  "Cinema Massimo", affittato all'Accademia dell'Immagine,  non ha mai pagato un centesimo al Comune, a fronte di un'attività commerciale (80mila euro di ricavi l'anno), "anzi industriale" come ha precisato il senatore, "ma nonostante le ombre che avvolgono la gestione dell'Accademia, con fondi pubblici e debiti pesantissimi, - ha aggiunto - l'amministrazione pensa di vendere l'Autoparco e non il Cinema Massimo?" ed ancora, ha chiesto Lombardi "vendiamo l'ex convento di Santa Teresa, quando potrebbe essere ristrutturato e ci teniamo il Cinema Massimo?

 

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