Zona franca e rimozione macerie: due punti particolarmente urgenti nell agenda della ricostruzione e anche di quella del sindaco. Per quanto riguarda la zona franca il problema sono i soldi, pochi quelli finora stanziati, ovvero 45 milioni di euro.
Zone franche stanno per diventare altre 22 aree urbane del territorio nazionale, tra cui il quartiere Rancitelli di Pescara, dove sono previsti aiuti alle aziende e agevolazioni fiscali. Ma L'Aquila, ricorda il sindaco non è un quartiere cittadino in difficoltà, è una città di centomila abitanti da ricostruire, un capoluogo di regione con un economia quasi azzerata. Ovvero, i criteri previsti dalla comunità europea per questo tipo di aiuti territoriali, devono essere rivisti.
La zona franca è la via maestra per il rilancio dell'economia. Le vie della città e dei centri storici del cratere sismico sono invece ancora invasi da 3,5 milioni di metri cubi di macerie che attendono di essere rimosse stoccate e catalogate, ed è questa una delle più drammatiche emergenze a cui il comune è chiamato a rispondere in tempi brevissimi. Il sito della ex-Teges sarà pieno a dicembre, il sito di Bagno individuato dal Comune non pare essere idoneo per vicoli idrogeologici ed archeologici. L'alternativa non può essere l'individuazione di siti fuori città, perché avrebbe costi improponibili.
