Zona franca L'Aquila, De Matteis: "L'Ue ora ha capito le nostre necessità"

04 Ottobre 2011   16:20  

Riunione positiva quella finita poco fa a Bruxelles e durata cinque ore sulla Zona franca urbana per L'Aquila: sospeso l'ultimatum di 20 giorni con cui la Commissione Europea chiedeva di fugare i dubbi sulla necessità di questa misura, fissato un terzo incontro nelle prossime settimane per un ulteriore punto della situazione.

Al vertice, al quale erano assenti il direttore generale del settore Aiuti di stato, Humbert Drabbe, e il capo unità dello stesso settore, Blanca Rodriguez Galindo c'era il vice capo unità del settore Aiuti regionali, Klaus-Otto Junginger-Dittel.

"In Europa cominciano a pensare davvero alla Zona Franca per L'Aquila" ha detto  il vice presidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis. "Nei prossimi giorni - ha continuato - invieremo alla Direzione Aiuti di Stato della Commissione altri documenti sull'Aquila, che descrivano il tessuto economico e industriale, le 19 localizzazioni del progetto CASE, la situazione relativa alla restituzione delle tasse e del pagamento dei mutui sospesi. Dati fondamentali - aggiunge il Vice Presidente - per convincerli che siamo una deroga nella nostra specificita' rispetto alla Zona Franca Urbana prevista dalle direttive europee. Specificita' difficile da percepire e comprendere per chi non la conosce direttamente. La nostra missione e' proprio questa - conclude - far capire alla dirigenza europea le nostre reali necessita', scaturite da un degrado causato non da anni di disagi, ma da 23 secondi di devastazione, prodotta dal sisma".

Piccola curiosità, che ci ha permesso anche di rintracciare De Matteis: la delegazione della Regione Abruzzo ha perso l'aereo che avrebbe dovuto riportarla a Roma.

di Marco Signori


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