Zona franca: a Bruxelles L'Aquila si gioca tutto. E anche De Matteis

22 Settembre 2011   09:39  

Stamattina a Bruxelles una delegazione del governo italiano incontra alcuni dirigenti della Commissione europea. Argomento sul tavolo la Zona franca urbana per L'Aquila.

È l'ultima chance che il capoluogo si gioca. Dopo che l'Europa ha bastonato Regione e Governo (leggi il documento) per la documentazione presentata a supporto della richiesta di istituzione della misura straordinaria per la ripresa economico-occupazionale del cratere.

Per perorare la causa il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, avrebbe addirittura alzato il telefono, ieri sera, e raggiunto il presidente della Commissione, Manuel Barroso. Almeno, così aveva assicurato durante la riunione con il Patto per l'Abruzzo il sottosegretario Gianni Letta.

Oggi, nella capitale belga, gli italiani dovranno spiegare ai vertici dell'Ue tutto quello che non sono stati in grado di esprimere nella documentazione inviata in questi due lunghi anni.

Ma a giocarsi tutto, in questo che sembra un nuovo viaggio della speranza, non è solo una città e un territorio in ginocchio, è anche il vice presidente del Consiglio regionale.

Giorgio De Matteis è volato alla volta di Bruxelles già da ieri, accompagnato dalla dirigente Giovanna Andreola.

Il leader autonomista ha da subito sposato la causa. Si è intestato una battaglia che, se non va a buon fine non è certo a causa sua, ma sicuramente comprometterebbe il suo futuro politico. Il futuro, in questo caso, è la candidatura a sindaco.

Alcuni, nel Pdl, non aspettano altro.

“Come si fa a candidare uno che ha condotto una battaglia lunga due anni e l'ha persa?” ci si domanda fra gli alleati. I suoi detrattori pidiellini si sfregano le mani, al solo pensiero, e chi vedrebbe di buon occhio la sua candidatura, tuttavia, gli rimprovera il fatto di essersi esposto troppo.

(MS)


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