Zona franca: la delegazione del comune dell'Aquila in partenza per Bruxelles

Presenti le associazioni di categoria

28 Novembre 2011   11:03  

Resterà forse vuota, una stanza di quelle prenotate nell'albergo di Bruxelles che ospiterà  la delegazione aquilana in partenza alla volta della sede della Comunità Europea.

Sono 63 i componenti della delegazione aquilana, sindaco Massimo Cialente in testa, che oggi e domani trasferisce la propria attività lì dove si decide tutto della zona franca. Consiglio comunale, esponenti della provincia, associazioni di categoria tutti a Bruxelles.

Grande assente il vice presidente del consiglio regionale Giorgio De Matteis. Per lui c'è la stanza prenotata e il biglietto stampato, ma De Matteis, salvo novità dell'ultimissimo istante, non ci sarà. 

"E' un tono un po' polemico quello di De Matteis - spiega Carlo Benedetti, presidente del consiglio comunale dell'Aquila - per lui non serve andare a Bruxelles perché per la zona franca è già tutto fatto."

A Bruxelles infatti la delegazione chiedere l'accelerazione delle pratiche per la zona franca, e prensenterà un documento in cui si dileniano altre possibili misure che siano di incentivo per le imprese aquilane già attive. Il documento contiene anche lo schema applicativo della zona franca ed è stato redatto con la collaborazione delle associazioni di categoria, i cui rappresentanti fanno parte della delegazione.

"In provincia dell'Aquila si registrano 2 mila lavoratori in cassa integrazione, di cui l'80 per cento fa riferimento al settore delle Piccole e medie imprese (PMI) e solo il 20 per cento all'industria. A fine novembre, secondo le stime sindacali, 6 mila lavoratori saranno a rischio cassa integrazione. Un quadro pesantissimo, in un territorio dove manca il lavoro e la disoccupazione ha raggiunto livelli preoccupanti". Ad affermarlo e' il presidente della Confartigianato della provincia dell'Aquila, Luigi Lombardo, che annuncia la presenza della confederazione artigiani a Bruxelles, per il Consiglio comunale straordinario sulla zona franca.

"La Confartigianato", dice Lombardo, "partecipera' alla missione a Bruxelles, avendo dato anche un proprio contributo. Riteniamo imprescindibile l'approvazione immediata, da parte dell'Ue, della Zona franca come importante elemento di sostegno al sistema locale delle piccole e medie imprese. All'Aquila si avverte un disagio sociale che deriva, in buona parte, dall'assenza di iniziative a sostegno dell'imprenditoria e dalla mancanza di occupazione, soprattutto tra i piu' giovani. E' necessario porre fine a questa catena, che rischia di sfociare nella disperazione. Le imprese che dopo il sisma del 6 aprile 2009 sono ripartite segnano il passo", conclude il presidente della Confartigianato, "quelle che non hanno riaperto i battenti, non saranno in grado di farlo, nei prossimi mesi, data la negativa congiuntura economica". 

Primo appuntamento per gli aquilani è stasera alle 17 quando ci sarà l'incontro con i tecnici della Comunità Europea per la presentazione del documento. 

Poi domani mattina ci sarà il consiglio comunale alla presenza degli europarlamentari italiani (72 su 736) e dei parlamentari abruzzesi.


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