il prestito di merito

19 Aprile 2008   19:17  

Dopo i mutui e le carte di credito questa settimana parliamo di una particolare tipologia di prestiti personali, il così detto prestito di merito.
Il prestito di merito nasce da una iniziativa del Ministero dell'Università e della Ricerca in collaborazione con l'ABI, l'Associazione Bancaria Italiana e vuole essere un supporto economico per la formazione professionale delle nuove generazioni. Leggendo l'informativa generale dal sito istituzionale dell'iniziativa www.diamoglicredito.it , l'obiettivo di tale iniziativa è "mettere in condizione i giovani di investire responsabilmente sul proprio futuro e avere un più libero accesso al sapere e alla formazione". L'iniziativa in questione nasce in quanto il mondo politico ha rilevato che in Italia l'istruzione, ma più in generale qualunque processo formativo, è evidentemente a carattere oneroso, e di conseguenza si è sentita l'esigenza di creare un percorso facilitato di accesso al credito che supporti i giovani studenti nella fruizione dell'offerta formativa. Tutti sappiamo che in Italia l'accesso al credito è (dovrebbe essere...) strettamente vincolato al rispetto di alcuni requisiti che sono molto stringenti: ad esempio una banca non mi concede un prestito personale o un mutuo se non percepisco reddito e la somma delle rate dei finanziamenti in essere non deve superare il 40% del mio reddito disponibile. Una banca poi controlla la mia fedina penale di buon pagatore, se in passato non sono stato un buon pagatore è difficile che a stretto giro possa essere considerato finanziaramente affidabile. Se proviamo ad applicare queste regole ad uno studente ci rendiamo presto conto che un giovane di vent'anni manca del requisito pricipale per la richiesta di un prestito, ovvero il reddito. In effetti sarebbe strano al contrario avere degli studenti economicamente autosufficienti, a meno che non si parli di qualche fortunato che già al primo anno di università si ritrova con tre appartamenti intestati per i quali percepisce un lauto canone d'affitto! Nello specifico per quanto riguarda questa forma di finanziamento al problema della capacità di rimborso si ovvia attraverso una garanzia direttamente offerta dal Governo che ha istituito uno speciale fondo statale chiamato Fondo per il credito ai giovani che permette alle banche l'erogazione del finanziameno a favore degli studenti senza richiedere alcuna garanzia patrimoniale o personale e quindi senza conivolgere i genitori. Ad essere precisi, leggendo sempre il regolamento dell'iniziativa, il fondo per il credito ai giovani ammonta a 10 milioni di euro e dal punto di vista della garanzia, il fondo stesso copre il 50% delle somme finanziate mentre la restante parte, in caso di mancato pagamento delle rate l'esposizione finanziaria finisce in capo alla banca che tecnicamente eroga il finanziamento.

Il prestito di merito è rivolto a tutti gli studenti universitari, o che frequentano corsi post laurea, dalla maggiore età fino a 35 anni per un massimo di 6.000 euro. Gli scopi dell'iniziativa sono ben individuati dal regolamento e strettamente legati alla formazione professionale, e vanno da un contributo per le spese del progetto Erasmus, all'acquisto di un computer portatile, solo pero' se provvisto di connessione wifi (???, qui verrebbe da citare Corrado Guzzanti e il suo "aborigeno, ma io e te che ce dobbiamo dì"), fino ad arrivare alle spese cauzionali per l'affitto di un posto letto per gli studenti fuori sede. Devono essere rispettati stingenti vincoli anche per quanto riguarda il curriculum degli studi pregressi: il voto del diploma deve essere almeno l'80% del voto massimo previsto, occorre aver ottenuto almeno i due terzi dei crediti relativi all'anno accademico precendente e con una media almeno di 24 su 30. Da un punto di vista procedurale, dietro richiesta dello studente, la segreteria dell'ateneo certifica il merito del richiedente che a questo punto potrà recarsi presso uno degli istituti di credito convenzionati per inoltrare la richiesta di finanziamento.

L'iniziativa sicuramente è lodevole, dimostra di essere un valido supporto finanziario anche agli studenti meno abbienti che desiderano accedere ad una formazione superiore. Anche perchè, e lo posso scrivere essendoci passato direttamente, oramai la laurea vale ben poco se non la corredi con master, corsi post lauream e altri orpelli a volte bassi in contenuto ma sicuramente esosi per l'aspirante partecipante e futuro lavoratore, anche perchè oramai è dimostrato quello che conta è il titolo e non il contenuto. Quando si parla di questi argomenti si va a toccare quel nervo delicatissimo che riguarda il bagaglio culturale di un giovane studente, e un genitore chiaramente non potrebbe mai pensare di non poter concedere al proprio figlio il lusso di un corso di specializzazione anche laddove non se ne avessero le possibilità economiche. Si potrebbe semmai criticare il sistema esistente in cui per poter studiare e potersi formare si debba pagare una commissione; il prestito di merito colma in teoria e almeno in parte, questa carenza della società, ma francamente avrei difficoltà a far digerire a un giovane che deve indebitarsi per studiare... Per concludere e per non essere incompleti, c'è da dire che se il giovane non riesce a pagare le rate del prestito il fondo di garanzia copre la metà del debito residuo, per l'altra metà la banca metterà in atto tutte le pratiche per il recupero del credito... Ad ogni modo speriamo che questo strumento di finanziamento venga utilizzato e senza farsi male. Dimenticavo, grazie mamma, grazie papà.

di Fabrizio Tennina


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