italia - Inghilterra, la conferenza stampa. Sergio Parisse: "l'Inghilterra era alla nostra portata"

Brunel "abbiamo lasciato per strada troppi punti"

11 Febbraio 2012   20:46  

Disfatta immeritata. In questo modo si può descrivere la sconfitta dell’Olimpico. Le facce di Troiani, Brunel e Parisse sono lo specchio della delusione di chi è consapevole che, per poco, questa conferenza stampa non si è trasformata nella glorificazione di una vittoria storica.

Subito si entra in temi caldi e la domanda per Brunel è diretta e precisa: Quanto ha pesato l’errore di Masi?

“La squadra stava davvero bene in campo e stavamo esprimendo il nostro gioco, poi abbiamo subito 8 punti in dieci minuti. E’ davvero troppo per chiunqueesordisce il coach francese. “Dobbiamo crescere per gestire come si deve le partite di questa intensità e quando, come oggi, il punteggio è così stretto…E poi dobbiamo essere più precisi nei calci. Abbiamo lasciato per strada troppi punti per questo livello”. Calci: la condanna italiana dall’abbandono di Dominguez. Con un piede più preciso ci si possono togliere molte più soddisfazioni.

“La mischia è stata davvero dura. Credo che sia la nostra che la loro sono due pacchetti davvero forti sotto molti punti di vista. A volte abbiamo vinto noi e a volte loro. Qualche volte si sono stappate. E’ stata una battaglia per tutta la partita. Ma per tirare le somme dobbiamo aspettare. Sono convinto che dobbiamo valutare la squadra nel totale e nel complesso del torneo. Non solo su una o due partite”

La sconfitta diventa ancora più amara quando il team manager Troiani informa la platea sulle condizioni fisiche della squadra. “Per Castrogiovanni, purtroppo, si tratta della frattura dell’undicesima costola. Credo che resterà fuori per un po’ di tempo. Oltre a lui dobbiamo solo valutare le condizioni di Canale che ha subito un piccolo infortunio al flessore della gamba destra”. Castro è out. Gli ottimisti parlano di almeno 30 giorni.

Arriva il turno di capitan Parisse. Lui, che porta addosso i segni della battaglia, sembra il più deluso di tutti.

E’ stata una grande occasione persa, ma credo che si debba valutare bene tutta la partita. Il primo tempo non è stato eccezionale se non per gli ultimi 15 minuti, quando abbiamo cominciato a giocare come avevamo preparato il match, ossia con calcetti dietro la loro difesa che saliva molto velocemente e così è arrivata la meta di Venditti. Ma in generale la prima frazione non l’abbiamo giocata bene e l’unica cosa positiva era il risultato. Negli spogliatoi ci siamo detti che dovevamo mettergli ancora più pressione”.

E la pressione poi è arrivata. Intensa, tenace e fruttifera..fino all’assurdo errore di chi, solitamente, non sbaglia mai e Parisse vuole riabilitare l’estremo Andrea Masi. “Dispiace molto per la meta subita su calcio stoppato ma sono cose che capitano”.

D'altronde, la differenza tra la perfezione e la normalità la si vede solo quando i più forti scendono di un gradino e si affiancano ai comuni mortali

“Io credo che le scelte in campo sono molto importanti, specialmente quelle del numero 9 e del numero 10” continua Parisse. “Io sono molto fiero dei miei compagni, ma a questi livelli il cuore e la grinta non bastano per vincere, bisogna essere più intelligenti per gestire la partita. Sono davvero dispiaciuto per tutto questo pubblico che meritava un risultato migliore

Alla fine c’erano 53.000 spettatori sugli spalti, ma solo perché il tempo inglorioso non ha permesso a tutti di raggiungere lo stadio.

“Non so ancora bene le statistiche ma credo che la difesa oggi sia stata migliore rispetto a Parigi. Abbiamo placcato tanto e bene”. Le statistiche poi sono arrivate e parlano di un’Italia davvero precisa nei placcaggi: pochi errori e tante chiusure azzeccate.

Ci sono cose da migliorare ma la strada è quella giusta. Quello che mi da fastidio è stato perdere con una squadra inglese che almeno oggi era davvero alla nostra portata”.

Matteo De Santis


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