''Una legge per il centro storico, o faremo la fine di Pompei''

La ricostruzione dell'Aquila. Lombardi a tutto campo

16 Ottobre 2009   13:30  

Si susseguono giorno dopo giorno le critiche alla gestione della fase post terremoto a L'Aquila, da un lato polemiche dall'altro anche suggerimenti proposte.
Oggi è stata la volta di Enzo Lombardi, già sindaco del capoluogo ora consigliere comunale del centrodestra, che si appella al Parlamento per una legge nazionale per il centro storico.
Poi immancabili stoccate all'amministrazione Cialente, per Lombardi rea di non aver adeguatamente riorganizzato la macchina comunale per far fronte all'emergenza, incapace quindi di pianificare il futuro.
Due gli aspetti critici su cui punta il dito Lombardi, il reinsediamento, che sta “segnando il passo”, delle circa 18mila persone con casa A, B o C, ristrutturabile dunque; e i ritardi degli ingressi negli appartamenti del progetto C.a.s.e., che costringono ancora migliaia di persone nelle tendopoli.
Stoccata di Lombardi anche alla sua parte politica: sotto accusa la Regione che ritarda a intervenire per il recupero delle 1400 case popolari.

(MS)


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