Aielli: tutto pronto per l'intitolazione della piazza al Prefetto fascista, ma è rimandata

Anpi contro l'intitolazione considerata revisionista

13 Luglio 2011   17:56  

La piazza sarà intitolata, senza se e sena ma. La piazza in questione si trova ad Aielli e l'intitolazione sarà al prefetto fascista Guido Letta.

Nonostante la contrarietà espressa dalle quattro Associazioni Provinciali dell' Associazione nazionale partigiani d'Italia, la piazza e un monumento saranno  intitolati.

L'appuntamento era previsto per domenica 17 luglio, come aveva comnfermato il Sindaco del Comune marsicano Benedetto Di Censo che, dopo aver specificato che non é sua intenzione di voler minimamente polemizzare con nessuno, ha comunque stigmatizzato le affermazioni delle associazioni Anpi in quanto "i partigiani dicono cose non vere in quanto il Prefetto Letta non poteva non eseguire ordini che gli venivano impartiti dai suoi superiori".

La data però slitterà.

Alla cerimonia di intitolazione sarebbe dovuto essere presente il sottosegretario Gianni Letta, la cui famiglia è nativa di Aielli, al quale l'amministrazione vuole conferire la cittadinanza onoraria.
Tutto bloccato però e rinviato ad altra data. Lo ha reso noto, nel pomeriggio di oggi, il Sindaco del comunale marsicano Benedetto di Censo, dopo un colloquio telefonico con il Sottosegretario che ha chiesto il rinvio a causa dei suoi improrogabili impegni istituzionali legati alla manovra economica e ad un viaggio di lavoro a Bruxelles. Lo stesso Di Censo ha confermato che la cerimonia si svolgerà nel prossimo mese di Settembre, con data da stabilire, dal momento che Gianni Letta ha manifestato il desiderio di essere presente.

L'intitolazione della piazza al prefetto Letta ha destato molte polemiche.  Di Censo ha fatto presente che, per ricordare anche il 150° anniversario dell' Unità d'Italia un'altra piazza di Aielli Alto(e non la futura piazza Prefetto Letta) verrà intitolata al Risorgimento.

Quella attuale, al contrario, non fa riferimento all' Unità d'Italia bensì al paese che era risorto dopo il terremoto del 13 Gennaio 1915.

Benedetto Di Censo ha anche ricordato specificato che, con la decisione di intitolare la piazza e il monumento, non sono stati presi in considerazione aspetti politici ma "si è inteso onorare un uomo che è stato un benefattore per Aielli in quanto fece costruire un pastificio che diede lavoro a 70 persone e fu il regista della ricostruzione del paese. Non è proprio il caso di parlare di revisionismo in quanto si dovrebbero considerare anche le azioni poste in essere da altre persone, compresi i partigiani".


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