Balenotti spiaggiati, 4 sono morti ,uno ha ripreso il largo si lotta per la vita degli altri due

12 Settembre 2014   13:17  

Sono quattro i capodogli morti dopo essersi incagliati nel bagnasciuga della spiaggia di Punta Penna a Vasto.

Dei sette spiaggiati, uno e' stato riportato al largo grazie all'intervento di numerosi volontari e della Guardia Costiera: le operazioni di soccorso, anche con l'ausilio di una gru, procedono per un altro cetaceo, ma le dimensioni e l'insabbiamento del capodoglio rendono difficile il salvataggio.

Altri due capodogli giacciono nei pressi del piu' grande quasi esanimi.

Sono arrivati sul posto i sommozzatori della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto "

E' probabile che i capodogli si siano persi nel mar Adriatico: non e' un fenomeno frequente, dal 1500 a oggi abbiamo contato una decina di casi, l'ultimo nel 2009.

Faremo l'autopsia dei cetacei morti per capire i motivi del decesso". E' quanto ha dichiarato all'Agi telefonicamente Sandro Marzariol, coordinatore della task force del ministero dell'Ambiente che opera in questi casi, il Cert (Cetaceans Emergency Response Team).

"Sono mammiferi stanziali nel mar Mediterraneo, vivono tra il mar Ligure e lo Ionio, arrivando a profondita' anche di 3000 metri: quando entrano nell'Adriatico - ha spiegato - e' come se finissero in un 'cul de sac' dal quale non riescono ad uscire.

Quelli spiaggiati a Vasto con molta probabilita' sono animali adolescenti, tra i 15 e i 20 anni, che si muovono in gruppo", ha aggiunto Marzariol, ricercatore dell'universita' di Padova che sta arrivando con il suo team in Abruzzo per analizzare il caso.

"Si orientano con il sonar - ha detto - ed e' plausibile che il segnale inviato in corrispondenza della spiaggia di Punta Penna sia stato assorbito e non restituito, facendo perdere il senso dell'orientamento ai cetacei.

Le operazioni di salvataggio sono molto difficili perche' una volta spiaggiati le possibilita' di salvataggio sono molto poche, si tratta di animali tra i 5 e i 10 metri di lunghezza, dal peso di circa una tonnellata.

Faremo un'autopsia dei cetacei morti, per indagare le cause del decesso, se dipendono da fattori interni, come supponiamo e come i precedenti spiaggiamenti ci portano a pensare, o da agenti esterni.

Per i risultati occorrera' un anno, sono animali molto grandi e poco conosciuti", ha aggiunto Marziarol.

Le analisi saranno effettuate in collaborazione con l'istituto Zooprofilattico di Torino. 

Il Ministro dell'ambiente, Gian Luca Galletti, e' stato informato questa mattina dello spiaggiamento dei sette capodogli a Punta Penna, presso Vasto, ed e' in costante contatto con il reparto marino ambientale della Guardia Costiera che sta coordinando le operazioni per cercare di salvare i cetacei.

E' quanto rende noto il dicastero, comunicando che sul posto sono operative le unita' della guardia costiera di Pescara e Ortona, il nucleo subacqueo della guardia costiera di San Benedetto del Tronto e i volontari protezione civile.

Si sta recando sul posto anche l'unita' speciale dell'Universita' di Padova diretta dal professor Mazzariol, che opera in convenzione con il Ministero dell'Ambiente proprio per i casi di spiaggiamento dei cetacei.

Sono state inoltre allertate la "Banca tessuti per mammiferi", diretta dal professor Cozzi dell'Universita' di Padova, la direzione generale per la sanita' animale del Ministero della Salute e gli "Istituti zooprofilattici sperimentali" coordinati dalla dottoressa Casalone.


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