Il commissario Hubner non risponde sulla zona franca

Martedi arriva Barroso

15 Maggio 2009   14:18  

C'era grande attesa per l'arrivo l'Aquila del commissario europeo per gli Affari regionali, Danuta Hubner, insieme l ministro Ronchi ha oggi visitato le aree del territorio più colpite dal sisma, commuovendosi davanti macerie della casa dello studente, e ha poi incontrato la stampa con al fianco il sottosegretario Guido Bertolaso e il presidente della Regione Gianni Chiodi.

'' Sono qui per capire – ha esordito la Hubner - per focalizzate la portata della sfida e le esigenze del territorio in vista della ricostruzione” E aggiunge: Posso da garantire da subito che la Comunità Europea farà qui in Abruzzo qualcosa di straordinario”.

Scendendo nel merito il commissario ha affermato che per la ricostruzione si potrà accedere al fondo di solidarietà, e saranno prorogata,l ampliati la possibilità di accedere ai tradizionali canali di finanziamento A tal proposito Il presidente Chiodi aggiunge: Andranno modificati i fondi Fers e suoi assi di intervento per adeguarli alla priorità della ricostruzione, e del sostegno alle aziende e attività messe in ginocchio dal sisma.

In sala c'erano molti imprenditori che attendevano risposte in merito alla proposta di fare del territorio colpito dal terremoto un area franca in cui per un periodo i 10 anni le aziende e lavoratori godano di totale esenzione fiscale.

Il commissario Hubner in merito non ha dato risposte, ribadendo che si è ancora in una fase interlocutoria volta a definire concretamente le modalità delgi interventi.

La Hubner, che tra l'altro è un docente universitaria, promette grande impegno per l'ateneo aquilano: "Ho incontrato miei colleghi, sia italiani, sia stranieri, e tutti hanno assicurato che faranno qualcosa a sostegno delle zone colpite dal terremoto. Vogliamo fornire il nostro aiuto anche perché tutte le Pmi tornino a lavoro - ha continuato - e incoraggiamo le istituzioni locali a coinvolgere le aziende del territorio nella ricostruzione post-terremoto”.

Prematuro, per il ministro Edo Ronchi anche una prima quantificazione degli aiuti economici che potrebbero arrivare dall'Europa: “Occorre prima definire in modo inconfutabile l'entità dei danni e la natura dei progetti”.


La Confcommercio chiede la zona franca

"Avevamo avanzato per primi, con il vice presidente nazionale Renato Borghi, la proposta di istituire una zona franca per la Provincia dell'Aquila, come unica possibilita' per rilanciare in maniera rapida, l'economia e l'occupazione dei 49 Comuni colpiti dal sisma, del 6 aprile scorso. Quello che ci fa piacere e' che il Governo, le forze sindacali, le associazioni di categoria e le istituzioni locali, abbiano preso atto della validità' della nostra proposta, che ha ottenuto il via libera dalla commissione Ambiente del Senato, e su cui ci confronteremo questa mattina anche con il commissario Ue Danita Hubner, in modo da definire al piu' presto i dettagli dell'istituenda zona franca per la Provincia dell'Aquila, in relazione ai vantaggi per le attività' economiche e produttive del territorio". E' quanto affermano in una nota il direttore d il presidente e la Confcommercio aquilana, Celso Cioni e Roberto Donatelli. "La zona - osservano - potra' attrarre nuovi insediamenti, di cui tre, sono gia' stati segnalati ed annunciati, si tratta dell'Acmei Sud spa, specializzata nella distribuzione all'ingrosso di materiali elettrici e di due aziende leader nei settori della telefonia e del noleggio di mezzi pesanti su terra. Il tracollo del Nucleo industriale, con la dismissione della maggior parte dei capannoni - aggiungono - sara' il patrimonio prezioso a disposizione dei futuri insediamenti. Un'attenzione particolare dovra' essere riservata alle attivita' commerciali e produttive, operanti nel territorio prima del sisma del 6 aprile scorso, e che dovranno essere privilegiate nell'ottenere vantaggi contributivi e sgravi che l'istituzione di una zona franca necessariamente comportera'. Saremo comunque vigili sentinelle sugli investimenti futuri, perche' non ci siano manovre speculative in Abruzzo e in modo da isolare qualunque tentativo di infiltrazione, della malavita organizzata nella Provincia dell'Aquila. Al nuovo corso che assumerà' l'economia del territorio, e su cui dovremo lavorare uniti, ben si lega il Manifesto della speranza composto con il simbolo donato da Piero Gratton, che dopo aver avuto numerose adesioni di aziende storiche aquilane, specializzate in prodotti tipici, si arricchirà' anche con testimonianze di rilievo nazionale ed internazionale che stiamo raccogliendo in questi giorni".

La Provincia chiede defiscalizzazione a dieci anni

 "Dalla Comunità Europea e dal governo ci aspettiamo il riconoscimento di un regime di defiscalizzazione che, per dieci anni, assicuri al nostro territorio la ripresa delle attività produttive. Non importa se si chiamerà Zona Franca Urbana o se avrà un altro nome. Ciò che conta è la sostanza". Lo dichiara la presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane, a margine dell'incontro all'Aquila con il commissario europeo Hubner. "L'altra nostra richiesta è il riconoscimento, per le zone terremotate, di aiuti e sgravi già concessi per altri territori depressi. Anche in questo caso non importa se ciò prenderà il nome di Obiettivo 1 o meno. Conta - prosegue Pezzopane - la sostanza e il raggiungimento dell'obiettivo, che si può conseguire solo con il coinvolgimento delle comunità locali. Sono convinta che la sensibilità e la concretezza del commissario Hubner ci saranno di effettivo aiuto anche per il riconoscimento di strumenti di sostegno al reddito, di cui ora più che mai avvertiamo la necessità"

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore