Ricordando Sandro Spagnoli

Terremoto

11 Aprile 2009   15:48  

Domani il Secolo d'Italia, in occasione della presenza del presidente della Camera Gianfranco Fini a L'Aquila, uscirà con un'edizione speciale sul terremoto in Abruzzo. Ci sarà anche un mio articolo, che non potrò postare qui perchè non avrò un pc a portata di mano. Lo posterò nei prossimi giorni. Intanto vorrei anticipare un ricordo personale: tra le tante vittime c'è un collega del consiglio regionale: Sandro Spagnoli (nella foto).
Una persona perbene, di quelle che preferiscono l'azione alla retorica, che praticano la solidarietà senza esibirla, senza doppi fini (figuriamoci, si autofinanziava) e tenendosi ben lontano dai riflettori. Sandro era di quelli che non sanno aspettare e rimanere con le mani in mano e le calamità naturali andava ad affrontarle dove si presentano. Aquilano, 51 anni, dipendente regionale, era disaster manager e responsabile delle missioni internazionali di Nuova Acropoli, associazione di volontariato con sede in 54 Stati, era uno di loro. Un destino assurdo, il suo: dopo aver girato il mondo, letteralmente, per guidare le squadre di soccorso ovunque ce ne fosse bisogno – dalla Thailandia devastata dallo tsunami ai sismi in Pakistan e Indonesia del maggio 2006 con epicentro nell’isola di Giava – è stato raggiunto e ucciso dal terremoto in casa, insieme con la figlia. Anche nel loro nome, la città di Federico II deve continuare a vivere.
Ciao Sandro.

di Roberto Alfatti Appetiti

 


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