324mila euro il direttore, 380mila euro 3 dirigenti,l'ATER di Chieti vicina anche al dissesto

Purtroppo veniamo cacciati dall'audizione...

25 Marzo 2014   12:55  

Questi sono i costi esorbitanti della gestione dell'ATER di Chieti già sconvolta dall'inchiesta che ne azzerò la guida e portò ai domiciliari l'allora presidente, emanazione del governo Chiodi, Marcello Lancia.

Il direttore percepisce, lordi, 324mila euro annui e tre dirigenti 380mila euro. (Il direttore dell'Ater di Milano per gestire 75000 appartamenti percepisce uno stipendio di 170mila euro annui.)

Questo è il dato più eclatante che l'audizione in seconda Commissione consiliare della Regione Abruzzo il commissario straordinario ATER Antonella Gabininominata ad agosto 2013 sempre da Chiodi, ha riportato per parlare della prossima operazione per evitare il dissesto economico dell'ente che a fine mese avrà anche problemi di solvibilità per gli stipendi ai dipendenti.

A questo si aggiunge che i bilanci dell'Ente non vengono resi pubblici neanche sul sito internet dove è presente il banner dell'"Operazione Trasparenza" ma riporta a campi totalmente vuoti!

Noi, presenti in audizione, veniamo cacciati non appena si inizia a parlare dei debiti che l'ATER porta in dono alla comunità, debiti così elevati che la Carichieti, creditrice per 7/8 milioni di euro non vuole più nulla avere a che fare con l'Ente stesso (dato fornito sempre dal Commissario Gabini) e a fine marzo quando scadrà la convenzione ha già anticipato che non la rinnoverà e chiederà il rientro immediato delle cifre vantate.

La Gabini, poco prima che fossimo allontanati dall'aula, ha anche accennato a 2/3 milioni di debiti verso lo Stato per il mancato versamento di alcune tasse sulla vendita di immobili con i quali l'ATER faceva cassa.

Peccato che nel palazzo, invece di cacciare certi amministratori che portano dissesti milionari, si preferisca cacciare la stampa che vorrebbe fare il proprio mestiere e cioè di informare da chi siamo amministrati e come vengono spesi i nostri soldi.

Oggi chi risponderà di tutti quei debiti, di un'amministrazione disastrosa e di oltre 700mila euro l'anno di stipendi erogati a dirigenti e direttore che dal 2004 ad oggi, attraverso giunte di ogni colore, hanno portato tanto debito e, a sentire gli inquilini, un trattamento pessimo?

Ci spieghino i signori consiglieri regionali di destra e di sinistra perchè appellarsi ad un regolamento capestro che impedisce di assistere a chicchessia a discussioni che dovrebbero essere pubbliche per cacciare gli unici cronisti che volevano sapere?

Intanto a noi cittadini ripianare i debiti di una cattiva gestione... ed il 25 maggio si avvicina...


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