A Città Sant´Angelo il Raduno regionale dei bersaglieri

Nel 1986 si spegneva a Città Sant´Angelo Giuseppe Carota, chiamato "il bersagliere" perchè fu scelto da Publio Morbiducci come modello per il monumento che immortala l´epico ingresso dei bersaglieri a Roma dalla breccia di Porta Pia. Per rendere omaggio al bersagliere abruzzese che diventò il volto dell´arma nel mondo, il Comune di Città S.Angelo ospiterà il raduno regionale dell´Associazione nazionale bersaglieri, in occasione dei 171 anni del corpo che ha attraversato la storia d´Italia. Il raduno è previsto per le giornate del 16 e del 17 giugno, ma già questa mattina sono iniziati i primi festeggiamenti, con l´inaugurazione del Museo storico dei bersaglieri, che ospiterà la mostra itinerante dell´arma, la stessa che è stata recentemente esposta a Napoli per il raduno nazionale. La possibilità di avere una mostra completa, che ripercorre tutte le tappe e i momenti più importanti della storia dei bersaglieri italiani, è dovuta proprio al particolare legame tra Città S.Angelo e l´Associazione nazionale, che ha concesso una rassegna altrimenti appannaggio solo dei raduni nazionali. Il momento clou del raduno si avrà sabato pomeriggio, con la cerimonia di scoprimento della lapide al bersagliere Carota, e il concerto delle fanfare tipiche dell´arma, che si esibiranno la sera, per poi "svegliare" la città la domenica mattina. E´ prevista anche la consegna di una targa in memoria di Carota "l´umile contadino della terra d´Abruzzo che ebbe l´onore di posare perchè nel bronzo restesse effigiata la figura prestante e giovanile che tutti i bersaglieri rappresentasse. E l´impeto e la gioia di vivere, nonostante gli anni, trasparivano ancora dai suoi occhi, e per quanti lo conoscevano era ´il bersagliere´", per dirla con le parole di Massimo D´arpizio, che il 13 marzo 1986 dava notizia della sua scomparsa sul "Tempo". "Con Giuseppe Carota scompare un galantuomo umile e generoso - conlude D´Arpizio nel suo necrologio - uno dei tanti che nella silenziosa fatica quotidiana onora il paese che gli diede i natali: ed anche per questo meriterebbe un monumento". Valentina Tenaglia