A Pescara la campagna contro le barriere architettoniche

28 Febbraio 2012   20:14  

“‘No Handicap=No Parking’, ovvero, se non ha una disabilità non occupare con la tua vettura i posti auto riservati ai diversamente abili: è lo slogan forte, efficace, immediato, scelto a Pescara per rilanciare una campagna di sensibilizzazione contro le barriere architettoniche e, in questo caso, contro la sosta selvaggia ai danni dei cittadini portatori di handicap. Un progetto che rappresenta anche il felice incontro e partnership tra Istituzioni, ossia Comune e Prefettura, e i Club Service operanti sul territorio, i quali hanno realizzato e installato su 11 punti della città una nuova cartellonistica verticale, evidente, colorata, grande, che dovrà essere un monito per gli automobilisti, spesso distratti se non indifferenti, affinchè rispettino gli spazi riservati ai diversamente abili. Per ora i cartelli sono già stati posizionati in corso Vittorio Emanuele, via Nicola Fabrizi, in piazza Italia da stamane, ma stiamo già confezionando i nuovi impianti per via Fonte Romana, a ridosso dell’ospedale civile di Pescara, e in piazza Martiri Pennesi, all’incrocio con via Mazzini”. Lo ha annunciato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia nel corso della conferenza stampa odierna convocata con il Prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono e con l’assessore alle Politiche sociali Guido Cerolini per ufficializzare l’iniziativa. Presenti anche Donato De Falcis in rappresentanza dei Club Service, Nicoletta Verì, Presidente della Va Commissione Regionale Sanità, e il maggiore Mancinelli della Polizia municipale di Pescara.

“Ringrazio innanzitutto il Prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono per essersi fatto parte attiva in un progetto di civiltà che ritengo importantissimo per ogni Città e per ogni amministrazione che intendano realmente favorire e agevolare il rispetto delle pari opportunità, non solo tra uomini e donne, ma anche tra cosiddetti normodotati e diversamente abili. E ringrazio i Club Service che ci hanno dato una mano concreta, sostanziale, per la fattiva attuazione del progetto. Nei mesi scorsi a Pescara si è sollevato un ampio dibattito sulla reale accessibilità della città a tutte le sue categorie sociali. E ad animare tale dibattito sono state le Associazioni dei diversamente abili, tra cui ‘Carrozzine Determinate’ di Claudio Ferrante, ma anche Fiaba, la Uildm, Diversuguali, e tantissime altre con cui la nostra amministrazione comunale ha aperto un Tavolo permanente per trasformare Pescara in una città realmente ‘aperta’ a tutti, permeabile, transitabile e attraversabile mediante l’abbattimento di quelle barriere architettoniche che purtroppo hanno radici lontane, risalgono a quando la sensibilità verso tali problematiche era evidentemente molto ridotta, quando sembrava che chi vivesse in carrozzina o fosse costretto a muoversi con stampelle o supporti, o comunque avesse una qualsivoglia difficoltà di deambulazione, dovesse necessariamente ‘arrangiarsi’ in un territorio concepito per normodotati. Così non è e sin dal primo istante ci siamo messi all’ascolto delle istanze di quella parte di popolazione che ha grande bisogno dell’attenzione e dell’impegno delle Istituzioni. Ritengo che negli ultimi due anni e mezzo siano stati fatti importanti passi avanti sul fronte dell’accessibilità di Pescara, anche se è evidente che tanti ancora ne restano da compiere. Penso allo stesso Palazzo comunale: sino alla scorsa estate il diversamente abile che doveva salire al primo livello della nostra sede aveva a disposizione solo un elevatore, aperto, quasi sempre fuori uso, ormai superato, e che comunque un diversabile non poteva utilizzare senza assistenza. Noi, proprio accogliendo l’istanza delle Associazioni – ha proseguito il sindaco Albore Mascia -, abbiamo sostituito quell’elevatore con un vero ascensore che oggi consente ai diversamente abili, in totale autonomia, di entrare dalla porta posteriore del Comune e di superare la prima rampa di scale senza bisogno di assistenza e senza criticità. Peraltro ricordiamo che l’impianto si trova nella parte posteriore del Comune non per una scelta estetica, ma semplicemente per una necessità architettonica, perché parlando di un palazzo storico, sottoposto alla tutela dei Beni Ambientali, non ci era consentito apportare modifiche strutturali all’edificio nella parte anteriore. Penso poi ai progetti di riqualificazione della città: tutti gli ultimi cantieri avviati dalla nostra amministrazione sono stati realizzati con la supervisione delle Associazioni dei Diversamente abili per quanto riguarda l’accessibilità, dunque via Mazzini, via Firenze-via Cesare Battisti, le due riviere, nord e sud, e persino il cantiere per la riqualificazione del mercato di piazza Muzii, ma anche cantieri più piccoli come Gescal, la via Tiburtina, via Volta, con l’obiettivo dichiarato di garantire a tutti i cittadini di Pescara ampia possibilità di muoversi e spostarsi sul territorio senza imbattersi mai più in scivoli con una pendenza pericolosa per chi circola in carrozzina, o peggio dotati di piccoli denti rispetto al livello della strada che rischiano di far ribaltare il cittadino. Penso poi a piazza Italia: nel nostro nuovo Piano triennale delle Opere pubbliche abbiamo inserito il progetto di riqualificazione e riorganizzazione spaziale dell’intera piazza Italia, dove ci sono i nostri Palazzi istituzionali, Comune, Provincia, Prefettura, piazza che intendo pedonalizzare individuando percorsi specifici per i diversabili e trasformandola nella vera piazza istituzionale della città. Ma le nostre attività vanno anche oltre e guardano al sociale visto che con l’assessore Cerolini appena due mesi fa abbiamo ospitato in Sala consiliare un evento direi eccezionale, ossia un’esibizione della campionessa italiana di scherma per diversamente abili, una ragazzina, Bebe, che riesce a tirare di fioretto grazie a delle protesi in sostituzione delle braccia, un esempio di forza, coraggio, di caparbietà che stiamo divulgando istituendo anche a Pescara corsi di scherma per diversabili. Insomma, penso a tanti piccoli eventi, fatti, progetti che, messi insieme come in un puzzle, ci danno la misura del nostro impegno quotidiano, costante, verso la disabilità. Tanto c’è ancora da fare e oggi abbiamo modo di inaugurare un ulteriore tassello di quel puzzle annunciando l’istituzione di una nuova cartellonistica stradale che punta a tutelare gli spazi e i parcheggi riservati ai disabili. Anche in questo caso il progetto parte purtroppo dalla verifica della scarsa sensibilità che c’è ancora nella nostra città dove sono ancora tanti, troppi, gli automobilisti che non rispettano quei segnali stradali che indicano la presenza di uno stallo di sosta riservato a chi ha maggiori difficoltà di mobilità. La segnaletica gialla, con relativa indicazione verticale c’è, ma è difficile farla rispettare. Oggi proviamo a intensificare il messaggio, a lanciare uno slogan anche forte, ma che probabilmente avrà il potere di risvegliare le coscienze: in 11 punti della città abbiamo installato una cartellonistica verticale grande con l’immagine di un utente in carrozzina e la scritta ‘No handicap=No parking’, ovvero ‘nessun handicap=niente parcheggio’, un messaggio chiaro per chiedere al normodotato di rispettare quello spazio, di non occuparlo, neanche se per pochi secondi, per non togliere una possibilità a chi ha maggiori difficoltà. I primi 5 stalli sono già stati posizionati in corso Vittorio Emanuele, ai numeri civici 56, 80, 102, 132 e 148; altri 4 stalli si trovano in via Nicola Fabrizi, ai numeri civici 28, 27, 125 e 171 e insieme oggi andremo a installare i nuovi cartelli negli stalli situati in piazza Italia, senza dimenticare i due spazi esistenti in piazza dei Martiri Pennesi, all’incrocio con via De Amicis, per poi spostarci anche in via Fonte Romana in corrispondenza dell’ingresso pedonale dell’ospedale civile e all’incrocio con via Rio Arno. Spero ovviamente che l’iniziativa colga nel segno, fermi restando i controlli serrati che vengono svolti ogni giorno dalla Polizia municipale, ma il nostro obiettivo è quello di vincere sul fronte della prevenzione prima ancora che della repressione”. “Come Assessorato alle Politiche Sociali – ha detto l’assessore Cerolini - da tempo ci stiamo muovendo per ricostruire e dare sempre maggiore efficienza alla rete di sostegno rivolta alle persone più fragili, ai soggetti che presentano maggiori difficoltà nella vita di ogni giorno. Stiamo portando avanti un lavoro paziente in cui anche i soggetti privati sono chiamati a fare la loro parte. Per questo mi è d’obbligo ringraziare i Club Service dell’Area Metropolitana che si sono messi a disposizione per costruire insieme a noi un nuovo Welfare Cittadino. Sulle barriere Architettoniche la situazione di Pescara è simile a quella di tante altre realtà urbanizzate di media grandezza. Si è costruito male e non rispettando le leggi, noi abbiamo dichiarato guerra alle barriere materiali e culturali avendo come riferimento i consigli e le sollecitazioni delle numerose associazioni di handicap presenti nella nostra realtà, che abbiamo riunito nel ‘Tavolo Cittadino della Disabilità’. Intanto sul fronte della promozione dello sport per disabili, possiamo già preannunciare che porteremo avanti il progetto ‘Diversamente abili, ugualmente atleti’ nell’ambito di ‘Città Europea dello Sport 2012’ e dopo Bebe Vio, il prossimo testimonial sarà il pilota di Formula 1 Alex Zanardi”. “Con tale iniziativa – ha aggiunto il presidente Verì – abbiamo stretto un contratto con quei cittadini che soffrono e con i quali oggi possiamo assumere un impegno, ossia occuparci della predisposizione di progetti per il ‘dopo di noi’ al fine di garantire adeguata assistenza ai diversamente abili quando non potranno più contare sul sostegno dei genitori o delle famiglie”. Al termine della conferenza stampa l’assessore Cerolini ha assistito all’installazione dei nuovi cartelli in piazza Italia.

 


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