A Pescara tassate erroneamente insegne pubbliche

21 Ottobre 2011   16:07  

“Stop alle cartelle emesse dall’Aipa su insegne pubbliche e passi carrabili di Pescara: l’Agenzia responsabile della riscossione dei tributi comunali ha creato un pasticcio spedendo ai cittadini pescaresi delle richieste di pagamento di cui eravamo assolutamente all’oscuro e peraltro applicando erroneamente delle sanzioni stratosferiche e non dovute. Una vessazione intollerabile per l’amministrazione comunale: ovviamente abbiamo ordinato l’immediata sospensione di ulteriori spedizioni e chiederemo spiegazioni all’Agenzia stessa su chi abbia assunto tale iniziativa senza prima concordare con l’amministrazione anche una campagna informativa. Ai cittadini chiediamo invece di recarsi presso gli sportelli dell’Aipa per verificare la propria posizione fissando anche un appuntamento per non rischiare file e caos. E con quei cittadini ci scusiamo per un errore che non è del Comune”. Lo ha detto l’assessore alle Entrate Massimo Filippello fornendo delle precisazioni circa le cartelle spedite dall’Aipa ai contribuenti pescaresi per i pagamenti di insegne dei negozi e passi carrabili.

“Il provvedimento è assolutamente inconcepibile per un’amministrazione che da due anni e mezzo è impegnata nel recupero dell’evasione in modo capillare ma corretto, tanto che sulle migliaia di azioni svolte nel corso dell’estate non abbiamo aperto un solo contenzioso – ha rimarcato l’assessore Filippello -. Oggi scopriamo che l’Aipa di propria iniziativa, senza aver prima allertato l’Ufficio tributi del Comune, ha fatto partire delle cartelle di pagamento per i canoni di occupazione del suolo pubblico su insegne commerciali e passi carrabili che oggi risultano errate. Partiamo dalle insegne pubblicitarie: l’Aipa nelle proprie cartelle ha interpretato in modo erroneo la sanzione da applicare nei confronti di coloro che non hanno ottemperato al pagamento del canone. In sostanza ci sono operatori commerciali che da anni hanno installato un’insegna pubblicitaria autorizzata dal Comune che però non ha mai fatto richiesta del pagamento del canone per l’occupazione del suolo pubblico. Oggi quegli stessi operatori, così come altri che magari hanno omesso un pagamento per una dimenticanza, si sono visti recapitare una cartella con una sanzione pari al 150 per cento del canone, sanzione che invece si applica solo in caso di abusivismo. Evidentemente siamo di fronte a un’erronea interpretazione  della normativa perché non siamo di fronte a casi di abusivismo, ossia al pagamento di canoni per strutture installate ma non autorizzate. Eventualmente si tratta di un canone non versato, dunque la sanzione eventuale non può superare il 20 per cento del canone stesso. A questo punto, quando stamane ci siamo resi conto dell’errore commesso dall’Aipa all’insaputa del Comune abbiamo contattato la stessa Agenzia chiedendo il blocco immediato di tutte le pratiche in corso, mentre ai cittadini e agli operatori commerciali che hanno già ricevuto gli avvisi di accertamento chiediamo di recarsi presso gli Uffici dell’Aipa, in piazza Italia, nell’ex Palazzina Inps, prima di pagare quanto richiesto, per verificare la propria posizione e farsi rettificare la cartella se dovuta. Purtroppo siamo consapevoli che l’errore dell’Aipa si riverserà sui cittadini che comunque saranno costretti ad assentarsi dal lavoro per ottenere la correzione del dato, e per tale ragione invitiamo gli utenti a contattare preventivamente al telefono l’Aipa ai numeri 085/4283762 oppure 085/4210909, tutti i giorni dalle 9 alle 12 e il martedì e il giovedì anche di pomeriggio, dalle 15 alle 16, per fissare un appuntamento evitando code e caos. Altro discorso per i passi carrabili – ha proseguito l’assessore Filippello -: anche in questo caso i contribuenti hanno ricevuto avvisi di accertamento non controllati dall’amministrazione. Per tale ragione li invitiamo a recarsi negli uffici dell’Aipa prima di pagare per verificare, regolamento alla mano, se il canone sia o meno dovuto. Purtroppo il Comune non sapeva nulla di tali cartelle per noi inspiegabili, infatti in passato prima di far partire avvisi di accertamento abbiamo sempre informato la città con manifesti, incontri con la stampa, dunque preallertando il territorio. Le cartelle odierne non sono state condivise con l’amministrazione e ne chiederemo spiegazioni all’Aipa alla quale, nel frattempo, abbiamo ordinato di sospendere per un mese l’invio di altri avvisi in programma, avvisi che andranno tutti verificati con il visto dei nostri uffici. Fra un mese partiranno le cartelle dovute, ma scaglionate come sempre è accaduto in passato per non creare code agli sportelli. Da questo momento non tollereremo ulteriori errori né vessazioni ingiustificate nei confronti dei cittadini”.

 

 


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