A Porpiglia (direttore di

05 Dicembre 2007   15:22  
"Per aver reso onore, ricercando la verità, al sacrificio di tanti emigrati italiani, tra i quali alcuni cittadini di Canistro e della Valle Roveto, morti nella catastrofe del 6 dicembre 1907 in seguito allo scoppio della miniera di Monongah (Usa), che per lunghi anni rimase sepolta nel silenzio dell’egoismo e dell’arroganza dei potenti, restituendo alla storia e alla memoria il nome di coloro che persero la vita nell’immane tragedia". Queste le parole della motivazione che hanno valso al direttore di "Gente d’Italia", Domenico Porpiglia (nella foto), la cittadinanza onoraria da parte del Consiglio comunale di Canistro (Aq). Porpiglia e i suoi giornalisti hanno avuto il merito di aver riportato alla luce con un’inchiesta giornalistica durata alcuni mesi l’immane tragedia di Monongah, la miniera del West Virginia saltata in aria il 6 dicembre del 1907 nella quale morirono centinaia di italiani. L´ex redattrice del quotidiano degli italiani all´estero, Arianna Di Giorgio (oggi alla Rai), l´inviata a Monongah di quell´inchiesta, ha partecipato alcuni giorni fa, a Pescara, alla presentazione del libro, voluto dal Cram, "Monongah: dal fatto al simbolo (Edizioni Tracce per Associazione Tholos), scritto da Claudio Palma e Dina Cianci, partiti oggi alla volta degli Usa per le Celebrazioni della Regione Abruzzo della strage, insieme ai componenti Cram Lucio Ricci e Antonio D´Orazio e al consigliere regionale Angelo Di Paolo.

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