ARRESTO DEZIO, PRESA DI POSIZIONE DEL CENTRO DESTRA

Interventi di Di Stefano (An) e Mascia (PdL)

13 Maggio 2008   18:27  

"La seconda legislatura di D'Alfonso alla guida di Pescara si apre nello stesso modo in cui si era chiusa la prima: con la magistratura ad indagare su presunte ipotesi di reato commesse all'interno degli uffici del Palazzo municipale". E' il commento del coordinatore regionale di An Fabrizio Di Stefano in merito alla notizia degli arresti domiciliari disposti per il dirigente comunale Guido Dezio. "Pur consapevoli che il pronunciamento definitivo sulla vicenda spetta agli organi giudiziari e che, fino all'espletamento di tutti i gradi di giudizio, ad ogni cittadino va riconosciuta la presunzione dell'innocenza - ha sottolineato Di Stefano - non si puo' non rilevare come, in piu' di una circostanza, persone vicine al sindaco di Pescara siano risultate coinvolte nelle inchieste della magistratura".

 

 

"Esprimiamo rispetto per la vicenda umana che ha colpito il dirigente Guido Dezio. Diverso e' pero' il risvolto politico del 'caso' per il ruolo che riveste la persona coinvolta, braccio destro del sindaco D'Alfonso, che a questo punto, aperta una riflessione, dovrebbe valutare anche l'opportunita' di dimettersi". E' questo il commento del capogruppo del Popolo della Liberta' al Comune di Pescara Luigi Albore Mascia, a nome del gruppo consiliare del Popolo della Liberta' e dei partiti che compongono il costituendo Popolo della Liberta'. "I fatti contestati al braccio destro del sindaco D'Alfonso - ha aggiunto il capogruppo Albore Mascia - sono senza dubbio gravi, preoccupanti e ormai anche sistematici per un'amministrazione comunale che si mette in evidenza sul Sole 24 Ore come 'caso' nazionale, ma 'caso nazionale' lo e' soprattutto per le innumerevoli inchieste giudiziarie che l'hanno investita. Oggi la citta' di Pescara rischia di diventare la 'mosca bianca' a livello nazionale in senso assolutamente negativo: in cinque anni abbiamo registrato maxi-inchieste sull'urbanistica con una sfilza di indagati; lo stesso Dezio gia' indagato per altre vicende amministrative e il sindaco D'Alfonso indagato per abuso d'ufficio, in merito al concorso per l'assunzione del suo stesso braccio destro. Senza dimenticare l'arresto di un suo assessore cinque anni fa, avvenuto ventiquattro ore dopo la nomina, e un secondo assessore costretto alle dimissioni per un'altra vicenda giudiziaria legata all'appalto del verde". Due le strade che a questo punto il sindaco D'Alfonso dovra' vagliare: "Prendere le distanze dal suo piu' stretto collaboratore - ha detto il capogruppo Pdl Albore Mascia - oppure trarre le debite conclusioni dall'accaduto e dichiarare gia' finita la propria consiliatura, si dimetta. Rifletta il sindaco sull'opportunita' di trasmettere all'esterno una pessima immagine della citta' per colpa del suo operato, rifletta sull'opportunita' di concludere ora il proprio mandato, visto che comunque la sua consiliatura e' gia' nata 'zoppa' ed e' destinata a chiudersi tra 18 mesi, vista la sua velleita' di andare in Regione. Purtroppo questo nuovo 'incidente' - ha ancora detto il capogruppo Albore Mascia - non puo' considerarsi una questione interna al Partito Democratico, ma e' una questione cittadina, riguarda l'intera citta' che evidentemente D'Alfonso e la sua giunta rappresentano male. La nuova amministrazione D'Alfonso infatti, e' legata a filo doppio con quella precedente a cui si rifa' il nuovo filone dell'inchiesta giudiziaria aperta dalla Polpost. E oggi il sindaco D'Alfonso, tornato al Governo, non ha dato un segnale di svolta, non ha espresso la volonta' di cambiare rotta, anzi ha confermato nel proprio ruolo tutti i dirigenti. Ormai non c'e' piu' tempo per attendere gli esiti del nuovo 'caso': D'Alfonso apra una riflessione e si torni alle urne. La vicenda politica che sta toccando Pescara ricorda troppo da vicino quella che due anni fa ha toccato realta' limitrofe alla nostra. Meglio che D'Alfonso si dimetta subito e consenta a Pescara di risollevarsi con una nuova amministrazione, con nuovi uomini e una nuova azione di governo". Intanto il capogruppo Pdl Albore Mascia, a nome dell'intero gruppo consiliare, ha chiesto che "lunedi' prossimo, in occasione della prima seduta del Consiglio comunale, il sindaco riferisca in aula circa l'accaduto e, anziche' leggere le linee programmatiche di una consiliatura gia' zoppicante, mi auguro voglia fornire i chiarimenti necessari sulla vicenda". 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore