La vicenda dell'ATER di Chieti (venuta fuori dopo l'inchiesta di Abruzzo24ore), con lo scandalo degli stipendi iperbolici - quasi 1Ml di euro l'anno per pagare il direttore e 3 dirigenti - riapre con violenza un tema sul quale siamo intervenuti anche noi più volte senza avere risposte, né a parole, né - quel che è peggio - nei fatti.
Assistiamo da anni ad un andirivieni di competenze e di attribuzione d'importanza tra la casa madre (la Regione) e le sue consociate (gli Enti strumentali e partecipati: ATO, ARPA,ARTA, ATER, ADSU etc etc e prima ancora APTR, ARSSA....).
Ad ogni tornata, questo o quell'assessore regionale decide se servirsi o meno dell'ente strumentale di cui dispone, dando contenuti o meno all'attività di questo o quello, nonostante ogni ente abbia spesso il suo consiglio di amministrazione, certamente il suo direttore, dirigenti, personale e costituisca quindi, che lavori o no, in tutto o in parte, un centro di costo.
(Gianni Chiodi)
Il Governo Chiodi ha commissariato praticamente tutti gli enti, senza però arrivare alla riforma, ma sciogliendo l'ARSSA (servizi agricoli) e molte Comunità montane.
E' un atteggiamento incomprensibile, perché gli enti strumentali dovrebbero essere la cinghia di trasmissione sul territorio degli indirizzi politici della Giunta.
(Luciano D'Alfonso)
Negli enti strumentali dovrebbero esserci gli specialisti dei singoli settori, che forniscono servizi mirati alla collettività e che quindi non dovrebbero sottostare alla volontà dell'assessore di turno, che spesso vede tale attività come una sottrazione di competenze al suo campo d'azione.
Ovviamente per noi gli enti strumentali dovrebbero fare gli specialisti e dovrebbero farlo costando poco, ma se gli amministratori per primi non credono in questa funzione, abbiano il coraggio di chiuderli, togliendo di mezzo i consigli di amministrazione, i doppi direttori etc etc, trasferendo personale e funzioni alla Regione o agli enti territoriali.
(Sara Marcozzi)
E' un tema che giriamo ai candidati Presidenti, dai quali gradiremmo ricevere una risposta chiara ed una strategia ancora più chiara, oggi, prima delle elezioni, prima che le poltrone degli enti strumentali entrino nel pacchetto delle promesse elettorali eppoi si vede se devono funzionare o meno, visto che molti sono già tecnicamente falliti.
Noi siamo qui per pubblicare gli interventi di Acerbo, Chiodi, D'Alfonso e Marcozzi, la nostra email la conoscete come anche i nostri cellulari... aspettiamo risposte.
(Maurizio Acerbo)