Abbazia di San Pelino: stupendo monumento romanico a Corfinio

08 Marzo 2012   12:39  

Ai margini del centro antico è la Cattedrale della Diocesi di Valva, la Basilica di San Pelino. Il Complesso Valvense, uno dei più importanti monumenti romanici d'Abruzzo, sorge sui resti dell'antica capitale italica e comprende la Cattedrale di San Pelino, la Cappella di Sant'Alessandro, la torre di guardia, utilizzata solo successivamente come campanile, l'Episcopio.

Iniziata nel 1075 dal Vescovo Trasmondo, la sua costruzione fu inspiegabilnente interrotta nel 1092 e questa prima chiesa incompiuta, provvista del solo transetto absidato e priva di navate, fu dedicata a Sant'Alessandro. Contemporaneamente era stata eretta la Torre a pianta quadrata, necessaria per l'avvistamento e la difesa in considerazione dell'isolamento della Chiesa rispetto al castro di Pentima. Forse fu lo stesso Trasmondo, o il successore Gualtiero, a cominciare la nuova fabbrica della Chiesa di San Pelino, che comunque fu completata nel 1124.

L'impianto basilicale a tre navate presenta alcune grandi novità in area meridionale: il transetto absidato e l'assenza della cripta. E' inevitabile che la nostra attenzione venga attirata innanzi tutto dalle splendide absidi di pietra bianca, scolpite con rilievi delicati e scandite dalle tipiche arcatelle pensili di memoria longobarda. Il portale benedettino, di tipo campano, è un unicum nella regione essendo costituito da blocchi di pietra decorati con girali floreali e terminanti con leoni rampanti affrontati in corrispondenza dell'architrave, rilievi desunti direttamente da alcune lastre romane murate nella torre di Sant'Alessandro.

L'unico arredo che si nota al suo interno è l'ambone di pietra, somma interpretazione del motivo decorativo floreale da parte dei lapicidi valvensi che esclusero completamente la figura umana e quella animale. Realizzato all'epoca del Vescovo Oderisio da Raiano (1168-88), forse anticipa di poco quello di Casauria. Legato ancora ai moduli bizantini è il bassorilievo murato nella parete dell'abside sinistra e raffigurante la Madonna con Bambino.

  Questa immagine è in stretto rapporto con altre due di identico soggetto, presenti nella Cripta di San Panfilo a Sulmona e nel portale destro di San Clemente a Casauria, riferibili al secolo XII ed all'ambito benedettino. Tra i dipinti murali più antichi conservati, purtroppo come lacerti, ricordiamo l'affresco duecentesco di San Benedetto, nell'abside destra, molto vicino all'opera del Maestro miniaturista di Bominaco; La Madonna in trono con bambino e San Pelino Vescovo, nella lunetta della controfacciata, preziosissima testimonianza pittorica di epoca federiciana.

Passando nella Cappella di Sant'Alessandro, nel catino absidale notiamo due affreschi trecenteschi: uno raffigura Sant' Alessandro Papa benedicente, davanti ad un prezioso drappo sorretto da due angeli stanti, con due figurine di monaci inginocchiate ed oranti, l'altro è un polittico con i Santi Giovanni, Onofrio, Anatolia e Caterina d'Alessandria.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore