Abolizione della norma antifascista, Di Stefano ancora sotto l'occhio del ciclone

Sulla proposta del senatore si esprime il Consiglio comunale

28 Aprile 2011   09:44  

Fa ancora discutere la clamorosa proposta di abolire la norma antifascista contenuta nella Costituzione avanzata dal senatore Pdl Fabrizio Di Stefano. L'ex missino ha chiesto l’abolizione della XII disposizione transitoria della Carta, che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.

La proposta ha fatto saltare sulla sedia persino il presidente Renato Schifani.

Due distinti ordini del giorno saranno discussi nel Consiglio comunale di oggi pomeriggio, presentati dai gruppi di "Chieti per Chieti", Pd, Prc e Idv.

Nel primo documento gli esponenti di minoranza invitano il consiglio a sollecitarlo sul ritiro della proposta e, in un secondo, presentato da Luigi Febo, si chiede che l’intera assise civica esprima una dichiarazione formale di dissenso alla proposta di legge dello stesso esponente Pdl.

"Di Stefano - ricorda l'ex assessore Luigi Febo - è consigliere comunale a Chieti dove ha anche deleghe a cultura e teatro Marrucino. Partecipa, dunque, a pieno titolo all’amministrazione della nostra città, che già nel recente passato è diventata tristemente famosa per affermazioni fasciste e razziste di suoi rappresentanti istituzionali. Ci sembra doveroso dissociarsi da tali atti".


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