Fino all'11 giugno una spedizione internazionale studierà la biodiversità delle praterie dell'Appennino con particolare attenzione ai pascoli del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise.
Arrivano da 10 nazioni dell'Eurasia (incluse Cina, Russia e Ucraina) gli oltre 25 esperti che si dedicheranno a una campagna intensiva di raccolta dati sulla ricchezza di specie di piante, dalla conca di Capestrano in Abruzzo alla Val Comino nel Lazio, passando per il Velino, la Marsica e l'Alto Sangro.
E' la spedizione annuale dell'Eurasian Dry Grassland Group (EDGG), rete scientifica internazionale per l'ecologia e la conservazione di pascoli e steppe. L'evento è organizzato anche grazie al supporto del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) e al contributo della Fondazione Anna Maria Catalano di Fiumicino (Roma).
Alla ricerca collaborano i botanici di riferimento per l'Abruzzo afferenti alle Università dell'Aquila e al Centro Ricerche Floristiche dell'Appennino dell'Università di Camerino.