Abruzzo Engineering, interrogazione Lolli e solidarietà dei Gd

17 Novembre 2010   19:00  

L'on Giovanni Lolli (Pd) ha depositato questa mattina una interogazione parlamentare al Presidente del Consiglio sulle vicende di Abruzzo Engineering. In questa societa' posseduta dalla Regione Abruzzo in partenariato con la Provincia dell'Aquila e con la Selex, azienda di Finmeccanica interamente posseduta dal Ministero del Tesoro, lavorano 200 persone. "Il 16 novembre 2009 - ricorda Lolli - il presidente della Regione Chiodi ha approvato il piano industriale dell'azienda che si basava sul presupposto della possibilita' di affidamenti diretti da parte della Regione nei confronti di Abruzzo Engineering in quanto societa' in house. L'ultimo affidamento diretto da parte della Regione e' stato effettuato nel febbraio 2010 ed in seguito il Presidente Chiodi ha dichiarato di non poter piu' procedere in quanto impedito dalla Magistratura. Di fronte alla mancanza di un piano per la salvezza della azienda e per la salvaguardia del posto di lavoro di 200 persone in gran parte aquilane, citta' gia' colpita da una forte riduzione dei posti di lavoro in conseguenza del sisma del 6 aprile 2009, ho chiesto al Presidente del Consiglio - agggiunge Lolli - che con chiarezza e al piu' presto possibile venga fornita la definizione in via ufficiale della societa', anche tenendo conto dei pareri piu' volte pronunciati dalla avvocatura della Regione Ho chiesto, inoltre, al Presidente del Consilglio se da parte del Governo ci sia l'intenzione di sollecitare, nel piu' breve tempo possibile, la definizione di un piano di di salvezza per l'azienda".

"I Giovani democratici del Comune dell'Aquila sono pienamente solidali con i lavoratori di Abruzzo Engineering e intendono opporsi a ogni tentativo da parte della Regione Abruzzo di liquidare l'azienda, di cui è in  parte proprietaria e della quale potrebbe seriamente avvalersi".
Ad affermarlo sono Jacopo Arpetti, segretario comunale Gd L'Aquila e Valentina Raparelli, responsabile comunale Gd iniziativa politica.
"Piena fiducia nell'operato della magistratura - scrivono in una nota - che auspichiamo faccia piena luce sulle  responsabilità della dirigenza e di alcuni politici, ma è da condannare la  gogna mediatica cui sono costantemente esposti i dipendenti dell'azienda. Abruzzo Engineering sconta il fatto che molti suoi lavoratori siano stati scelti con procedure poco chiare e trasparenti attraverso meccanismi ascrivibili a clientelismo partitico, ma questi sono una minoranza in confronto  alle alte professionalità che nell'azienda pure ci sono".
"Ci auguriamo pertanto - concludono - che il bilancio dell'azienda venga sanato e che vengano salvaguardati gli interessi dei duecento lavoratori".


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