Abruzzo in numeri I parte: La Società

30 Aprile 2007   12:36  
Il Servizio Informazione Statistica della Regione ha pubblicato un interessante rapporto dal titolo “L’Abruzzo fotografato dai censimenti”, basato sui dati ISTAT del 2001, nel quale vengono riportati, settore per settore, i “numeri” che caratterizzano l’Abruzzo. Saltellando qui e là, emerge il profilo di una regione molto “invecchiata”, che continua a marciare quanto meno a due velocità – costa e aree interne – nella quale modernità e arretratezza convivono in un unicum talvolta inestricabile, con parametri d´eccellenza nazionale che si accavallano a situazioni da profondo sud. Va sottolineato che l’Abruzzo è fuori da anni dalle secche dell’economia asfittica che ancora connota il sud d’Italia, ma è pur vero che si tratta d´una battaglia che non può mai dirsi vinta per sempre, per cui occorre proseguire nello sforzo che cittadini, imprenditori e amministratori hanno condotto negli anni per far sì che ciò avvenisse. Ma veniamo ai numeri, occupandoci in questa prima parte della società, rinviando alla seconda l’analisi dei dati relativi al lavoro e alle attività produttive: 65% la percentuale dei cittadini della provincia di Pescara che vive nella città capoluogo; 30% all’Aquila, 22% a Teramo, 11,60% a Chieti ; 1.262.392 il numero degli abruzzesi, con un aumento di 13.338 unità rispetto al 1991; 116.286 gli abitanti di Pescara; 95 quelli di Carapelle Calvisio (AQ),il comune più piccolo d’Abruzzo; 3.459 gli abitanti per Km2 di Pescara; 4 per Km2 quelli di Balascio, Rocca Pia e Santo Stefano di Sessanio (AQ) 248 (su 305) i comuni nei quali il numero dei morti è superiore a quello dei nati; 7% il saldo positivo tra nati e morti nei comuni di Cappelle sul Tavo (Pe) e San Salvo (Ch); 2,72 (media nazionale 2,59) il numero medio dei componenti per famiglia (nel 1971 era 3,54); 147 (media nazionale 131) gli anziani ogni 100 giovani (nel 1971 in Abruzzo erano 52!); 0 bambini sotto i 5 anni (indice calcolato in rapporto al numero di donne in età feconda) per S.Giovanni Lipioni e Roio del Sangro (Ch); 16 a L’Aquila e Chieti; 17 a Pescara e Teramo; 75,84% la percentuale delle case di proprietà, con il 100% nel comune di Villa Santa Lucia degli Abruzzi (AQ); 4,72 il numero medio di stanze a disposizione dei Teramani (4,48 a Pescara) a fronte di una media nazionale del 4,20; 36% la percentuale delle case costruite prima del 1961; 24% la percentuale di non residenti che occupa le case di Roccaraso (Aq) a fronte di una media regionale del 2%; 52 l’indice di dipendenza per l’Abruzzo, ossia il rapporto tra la popolazione che sostiene e quella che deve essere sostenuta (giovanissimi e anziani) ; l’indice nazionale è 49; 87% la media degli studenti (tra gli 11 e i 19 anni) che frequentano medie e superiori (media nazionale 81%); 8,57% la percentuale di popolazione tra i 15 e i 52 anni che non termina la scuola dell’obbligo (media nazionale 10,44%). Guido D’Urbano

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