Riceviamo una lunga analisi sul partito di Silvio Belusconi nella Marsica e nell'aquilano da parte del consigliere comunale Pdl Elio Morgante, uno spaccato anche della politica celanese del sindaco e Senatore Filippo Piccone.
La nota stampa:
Lo spunto anche i tantissimi debiti che il Pdl ha contratto durante l'attuale campagna per le amministrative a L'Aquila ed Avezzano e di cui non risulta ancora nessun pagamento.
La politica e i soldi. Un giornale ha pubblicato articoli in cui alcuni che hanno fornito servizi nell’ultima campagna elettorale di Avezzano e L’Aquila reclamano di essere pagati dal PdL, il cui coordinatore regionale è Filippo Piccone.
La domanda sorge spontanea: come mai ancora non sono stati pagati questi creditori? Forse nella PdL scarseggiano i soldi?
Niente affatto, visto che nella campagna di tesseramento 2011 lo stesso coordinatore regionale vantava circa 45.000 tessere in Abruzzo di cui 1.500 solo a Celano.
Dove sono finite queste ingenti somme visto che chi scrive e come me tanti altri, a tutt’oggi ancora non riceve la tessera PdL del 2011?
Oppure la domanda deve essere rivolta al suo fedele coordinatore provinciale nonché capo staff alla provincia con stipendio di € 6.000,00 al mese?
A questo punto sollecito entrambi a pubblicare tutte le spese del partito anno 2011, con relativa fatturazione, in modo tale da recuperare qualche simpatia e non finire come nel Lazio dove si sapeva e si incassava.
La politica e il fotovoltaico che “dicono” porterà denaro nelle casse comunali: allora sindaco con delega al bilancio, ci spieghi come mai la ditta che si aggiudicherà la gara guadagnerà al netto delle spese 12.000.000 (dodicimilioni) di Euro all’anno per vent’anni ed il comune di Celano solo 1.200.000 (unmilioneduecentomila) Euro all’anno per vent’anni?
Considerato che lei si reputa molto bravo nel leggere il bilancio e quindi, si suppone anche in grado di capirlo, perchè non ha fatto in modo che succedesse il contrario?
Ad esempio ci sarebbe potuto essere vantaggio per tutti realizzando tale impianto con una società le cui azioni a prezzo popolare sarebbero potute essere acquistate dai cittadini e dal comune, così da ricavare i soldi per la realizzazione per poi spalmare, negli anni futuri, i benefici al comune e ai cittadini che hanno fatto il piccolo investimento e non, come invece avviene, a un solo privato, che tra l’altro, potrebbe risultare Amico degli Amici.
La politica e l’acqua. E da noi quando si parla di acqua si intende il CAM, a detta di molti un barcone-carrozzone che fa acqua da tutte le parti. Il debito di questo Ente ammonta a circa 51 milioni di Euro e solo per collaborazioni e consulenze nel bilancio 2011 risulta: spese di collaborazione pari a €399.457,37 spese di assistenza pari a €17.017,85; spese legali pari a €181.499,94; prestazioni occasionali di servizio €26.665,16; consulenze varie €62,655,69; spese per servizi terzi €140.322,74; prestazioni professionali €60.347,44; rimborsi spese per prestazioni professionali €43.638,98 per un totale di € 931.605,17.
E’ chiaro che con queste folli cifre la tariffa qui a Celano, dove l’acqua nasce tra le case, è diventata il doppio rispetto a quella nella città di Bologna e, a breve, un litro di acqua costerà più di un litro del nostro sangue.
Con la scusa di tamponare lo spreco di acqua, alimentano sempre più lo spreco del nostro denaro dovuto a una gestione che definisco, per essere buono, clientelare e fallimentare per la collettività. Il sindaco che ha un suo nominato alla vice presidenza, perché non è mai intervenuto?
Forse perché deve difendere la poltrona presidenziale dell’ACIAM, mentre i cittadini di Celano sono costretti a subire anche le minacce di raddoppio della tariffa nel caso di rifiuto dell’installazione dei nuovi contatori, tenuti per circa 11 lunghi anni ad arrugginire in magazzino.
La politica dovrebbe essere impegno per la società come difesa degli interessi collettivi, invece a causa dei politicanti che imperversano in Italia è diventata solo affarismo personale, e chi ne subisce i danni è il comune cittadino che in questo periodo particolare non riesce ad arrivare a fine mese.
Queste cose al politico di turno non piacciono, infatti su qualche giornale vengono censurate, travisate o addirittura non riportate grazie a qualcuno che si piega a tali voleri; io però le scrivo lo stesso perché nessun politico di turno riuscirà mai a imbavagliare la libertà di espressione, né tanto meno le coscienze e la dignità delle persone: non dobbiamo permetterglielo.
Il Consigliere Comunale
Elio Morgante
Abbiamo contattato i responsabili locali del partito Massimo Verrecchia, segretario marsicano del partito, contesta in modo netto a Morgante di non ricevere uno stipendio di 6.000 euro al mese, mentre per i pagamenti afferma ci sia una riunione domani o dopodomani a Roma insieme anche ad Alfonso Magliocco, coordinatore dell'Aquila e Sulmona, per sbloccare la vicenda e procedere a versare quanto dovuto.
Noi comunque siamo qui e rimaniamo a disposizione di chiunque abbia qualcosa da aggiungere o rettificare.