Il Consiglio regionale approva con voto di maggioranza il rendiconto 2024, discute interpellanze sanitarie, emergenze infrastrutture e attende certificazione dal MEF entro settembre.
Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha approvato a maggioranza il rendiconto generale per l’esercizio 2024, registrando il voto contrario delle opposizioni durante la prima parte della seduta. Il documento, presentato su impulso del presidente della Commissione Bilancio, Vincenzo D’Incecco, era accompagnato dalla proposta di legge sull’assestamento del bilancio 2025‑2027. In apertura di discussione il presidente Lorenzo Sospiri ha illustrato le linee generali dell’assestamento, dopo il voto sul rendiconto, seguito da una sospensione per l’esame di ben 57 emendamenti finanziari.
Il risultato di amministrazione si attesta a € 805.787.042,49, mentre il disavanzo finanziario supera i –€ 93.456.834,07, importi recepiti nel testo normativo che integra le raccomandazioni della Corte dei Conti. L’adozione del provvedimento prevede l’attesa della certificazione delle maggiori entrate, attesa entro settembre da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che definirà la reale capacità di manovra e eventuali interventi di recupero di fondi in settori penalizzati, in particolare per il debito sanitario.
La seduta si è aperta con l’intervento del consigliere Alessio Monaco (AVS) in occasione della Giornata degli Abruzzesi nel Mondo, con proposte legate al riconoscimento di “ambasciatori abruzzesi” e onorificenze regionali. In seguito, sono state discusse alcune interpellanze: quella presentata dai consiglieri Pepe, Cavallari e Mariani sullo studio di fattibilità del Dea di secondo livello all’Ospedale di Teramo, parte del piano di riorganizzazione ospedaliera; e quella di Antonio Blasioli, che ha sollevato dubbi sui tempi di attuazione della Casa di Comunità a Pescara, finanziata con fondi PNRR.