Abruzzo24ore risolve il problema di Mario con la Compass

Un piccolo problema risolto grazie anche al nostro intervento e questo è indice anche della grande attenzione che hanno le stesse multinazionali, Compass è Gruppo Mediobanca, verso il nostro territorio, ma soprattutto verso lo strumento internet.

Venerdì vi abbiamo parlato del problema di Mario (nome di finzione) con la società di recupero crediti della Compass, a questo link l'articolo.

Oggi vi possiamo comunicare che Mario ha risolto il suo problema, l'ufficio stampa della società finanziaria ci ha chiamato, scusandosi per l'accaduto, e ci ha pregato di far telefonare il nostro lettore all'agenzia di competenza (San Benedetto) per ricevere le scuse personali del gruppo e per le rassicurazioni sulle maggiorazioni che gli erano state commissionate in modo non ufficiale dalla società di recupero crediti.

Mario oggi può "dormire sonni tranquilli" le rate sono finalmente state stornate sul conto corrente e da oggi saranno dell'importo giusto.

Quest'esperienza ci fa capire come  bisogna stare attenti a chi ci chiama per telefono, i contratti telefonici, seppur validi, vanno comunque trascritti e controfirmati, in questo caso la società di recupero crediti se fosse stata nel giusto avrebbe dovuto inviare una raccomandata a nome e per conto della Compass con il nuovo bollettino.

I cambiamenti di pagamento, volevano un vaglia postale al posto del bonifico concordato alla stipula del contratto, e tutte le altre comunicazioni di maggiorazione, di morosità, etc. non vengono mai comunicate telefonicamente, diffidate quindi di chi vi chiama e vi chiede maggiorazioni o vi da altri dati di pagamento.

Ci rincresce solo constatare come tanti altri nostri lettori abbiano avuto un problema simile con altre società, evidentemente è uso del recupero crediti utilizzare questa tecnica per spaventare i clienti ed indurli a pagare quanto non dovuto.