Abruzzo24ore.tv solidale con FREEDOM Flottilia

31 Maggio 2010   17:27  

Sono le 4 di mattina quando inizia l'attacco israeliano alle navi della Freedom Flottilia, la spedizione umanitaria multinazionale di attivisti filo-palestinesi in navigazione verso la Striscia di Gaza. L'attacco, ripetutamente minacciato da Israele all'indirizzo degli attivisti che avevano annunciato la partenza per Gaza, è avvenuto in acque internazionali, a qualche decina di miglia dalla costa.

Marina ed elicotteri israeliani assaltano una nave turca della Freedom Flotilla. Spari, decine di feriti. L'attacco violento, di civili disarmati, avviene mentre alcuni di loro stanno ancora dormendo, e in breve, è strage.

19 i morti fin'ora, tutti civili.
Netanyhau: "Provocazione premeditata, colpiti nostri soldati. Sostegno a forze armate"
Secondo quanto riportato da portavoce militare dello Stato ebraico, a innescare il caos sarebbe stato il tentativo di alcuni attivisti di resistere all'abbordaggio con bastoni, coltelli e almeno un'arma da fuoco, sottratta - pare - a un soldato. "Sono stati loro a dare il via alla violenza", ha affermato Mark Regev, portavoce del premier israeliano Benjamin Netanyhahu.
Ma la versione sembra discutibile, soprattutto perché le diverse fasi dell'attacco sono finite tutte sul web. attraverso la pagina twitter del Free Gaza Movement.

Un'attivista israeliana attraverso Youtube, pubblica un video, nel quale si vede la bandiera bianca fatta sventolare dagli attivisti su una delle navi: "Nonostante ciò, Israele continua a sparare".

C'è anche una giornalista di Torino su una delle navi del convoglio umanitario, diretto a Gaza, assaltato questa notte dalla marina militare israeliana. Angela Lano, 47 anni, come riporta il quotidiano Repubblica, era a bordo della "8000 - Freedom for prisoners. Freedom for Gaza" insieme ad alcuni colleghi. "Di lei - dicono alla Infopal, l'agenzia di stampa online di cui è direttore - non abbiamo notizie. L'ultima telefonata ci è giunta alle 2 della notte scorsa: diceva "gli israeliani ci stanno intercettando". Poi, il nulla". Infopal fornisce news, resoconti e reportage sulla situazione in Palestina e, in particolare, sulla striscia di Gaza.

La redazione di Abruzzo24ore.tv esprime la porpria solidarietà per i civili impegnati nella missione umanitaria e per i giornalisti che come Angela Lano, non danno più notizia da questa notte.


LE REAZIONI ALL'ATTACCO.

La condanna internazionale è arrivata chiara. In Italia il ministro degli esteri  Franco Frattini chiede un'inchiesta "che accerti la verità". Vigilando, sottolinea il ministro per le politiche Europee, Andrea Ronchi "affinché non si verifichino strumentalizzazioni anti-israeliane".
Un commento fuori dal coro, decisamente sorprendente, quello di del sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica, secondo il quale la spedizione della flotta pacifista "Free Gaza" era "una voluta provocazione" e la reazione israeliana era inevitabile. "Non ho ancora elementi sufficienti per capire cosa sia successo ma la questione era nota da giorni", ha dichiarato a CNRmedia, "questa vicenda si può classificare come una voluta provocazione: aveva un fine preciso, politico."

Di diverso avviso Pier Ferdinando Casini, che dice "l'attacco effettuato dalla marina militare israeliana alle navi della Flotilla ha determinato un esito catastrofico che non può che essere deplorato con tutte le forze anche da chi, come me, si onora di essere amico di Israele".

L'attacco delle forze militari israeliane contro la flotta pacifista in acque internazionali è un "ingiustificato" ed è "una chiara ed inaccettabile violazione della legge internazionale, in particolare della quarta Convenzione di Ginevra" per presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek .

E il premio Nobel per la pace, il sud africano Desmond Tutu, si esprime per tutto il gruppo dei saggi "Elders" e giudica "inscusabile" l'assalto alla flotta.

"Tutti i nostri cooperanti sono mobilitati a seguito di questa tremenda tragedia. Oggi pomeriggio ci sarà un incontro di tutti i cooperanti dell'area per coordinarsi con le reti di altre organizzazioni non governative presenti in Palestina per organizzare un'azione comune di protesta". Lo ha affermato Sergio Bassoli, portavoce della Piattaforma Medio Oriente dell'associazione delle Ong italiane.

(La foto è tratta dal sito www.lastampa.it)

 


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