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"Il presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta ha dato la sua disponibilità per un incontro, la cui data verrà fissata a breve, per illustrare la proposta operativa in grado di reperire risorse finanziarie per la ricostruzione dell'Aquila e dei comuni del cratere".
Lo ha affermato il presidente della Regione, Gianni Chiodi, al termine della riunione che si è tenuta ieri a Roma a cui hanno preso parte i parlamentari del Pdl Chiavaroli, Tancredi, Di Stefano, Piccone e Razzi, i rappresentanti della Regione Chiodi, Iampieri, Giuliante, Ricciuti e De Matteis, della Provincia Del Corvo, Di Nino, Liris, e del Comune, Imprudente, Ferella, Piccinini, D’Eramo.
Le due proposte che saranno fatta al Governo per dare finalmente una copertura certa alla ricostruzione post-sismica aquilana sono le seguenti:
- una tassa di scopo finanziata dalle accise storiche sulla benzina, ovvero quelle che ancora si pagano per la uerra di Abissinia e il terremoto del Friuli. Le accise andrano a finanzaire anche la ricostruzione emiliana.
- destinare al terremoto dell’Aquila una quota parte dei 6,5 miliardi di euro assegnati all’Emilia e che attualmente non possono essere spesi. In forma di prestito e con un intesa tra le due Regioni iteressate
"Ci troviamo ad un punto di svolta importante – ha detto il presidente Chiodi – nel senso che sono immediatamente cantierabili progetti esecutivi per 900 milioni di euro, come riferito dal responsabile della strutture che guida la ricostruzione, con una disponibilità finanziaria nulla.
E questo conferma un dato che ribadisco da tempo: l'unico governo che ha fornito risorse economiche per la ricostruzione dell'Aquila è stato il Governo Berlusconi: da quel momento in poi non è stato rifinanziato alcunché, a differenza di quanto sostengono il sindaco dell'Aquila e alcuni senatori del centrosinistra.
Da qui la nostra proposta di collaborare e unire le forze su una piattaforma unica, perché solo così diventiamo credibili verso il governo centrale evitando strategie isolazioniste finora portata avanti dal sindaco dell'Aquila".
La piattaforma che il presidente della Regione, insieme con i consiglieri regionali e alcuni parlamentari abruzzesi porterà all'attenzione del Premier Enrico Letta, verterà su due aspetti: uno politico, l'altro amministrativo.
"Il primo – è emerso dalla riunione- sarà essenzialmente una scelta di politica di destinazione delle risorse, nel senso di destinare al terremoto dell'Aquila una quota parte dei 6,5 miliardi di euro assegnati al terremoto dell'Emilia e che attualmente non possono essere spesi a causa della complessità delle norme e dello scarso numero dei progetti ad oggi proposti.
Ciò – ha ribadito il presidente della Regione – senza intaccare i diritti dei cittadini emiliani, ma per evitare l'immobilizzo di risorse pubbliche che invece potrebbero essere subito spese. Il secondo aspetto, di carattere amministrativo, consiste nella rimodulazione delle destinazioni storiche delle accise sulla benzina.
Che non significa aumento del costo della benzina, ma significa destinare ai terremoti dell'Aquila e dell'Emilia i proventi delle accise sulla benzina di vecchia istituzione, come la guerra di Abissinia, il terremoto del Friuli, ecc…, come aveva già proposto il centrodestra dell'Aquila tre anni fa. In questo modo L'Aquila e l'Emilia potranno contare su risorse economiche certe e programmare la ricostruzione in tempi brevi.
Questa – conclude il presidente Chiodi – è la nostra proposta sulla quale chiediamo la convergenza di tutti i parlamentari eletti in Abruzzo e di tutte le forze politiche regionali e della città dell'Aquila" .
Inoltre, "nei prossimi giorni faremo presente al governo la necessità che i processi di ricostruzione non siano parcellizzati ma resi organici attraverso il Piano speciale territoriale (PST)".