Acerbo: Chiodi scongiuri la nomina del condannato Cicchetti

17 Settembre 2010   14:57  

"Il presidente Chiodi si lamenta per gli 'schizzi di fango', il 'tritacarne mediatico' e le indiscrezioni che appaiono sulla stampa. Comprendo i suoi sentimenti di persona che si sente offesa nella dignita' e onorabilita'. Nell'esprimere il suo sdegno pero' Chiodi sbaglia indirizzo. Non e' certo con la stampa che deve prendersela ma con se stesso e con il suo partito". E' questo il punto di vista di Maurizio Acerbo, consigliere regional del Prc. "Non e' colpa della stampa ne' dell'opposizione - aggiunge - se il coordinatore nazionale del suo partito Denis Verdini gli passa al telefono l'imprenditore Fusi. Non e' colpa della stampa e dell'opposizione se una 'cricca' e' sotto inchiesta anche in relazione alla ricostruzione aquilana. Che intorno al PDL si addensino una miriade di inchieste giudiziarie non e' responsabilita' certo dei giornalisti e se in giro per l'Abruzzo viene considerata verosimile anche l'ipotesi di un suo coinvolgimento nelle indagini e' perche' e' diffusa la sensazione che troppe illegalita' siano ancora in atto, magari importate dagli ambienti romani che contano. Se Chiodi non voleva mettere a rischio la propria onorabilita' probabilmente non doveva iscriversi al PDL! Troppo spesso - conclude Acerbo - le voci si sono tradotte in fatti giudiziari nella cronaca recente dell'Abruzzo e quindi e' fisiologico che la stampa cerchi a volte esagerando di anticipare eventi ritenuti possibili".


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