"Nel periodo di sospensione delle domande per l'apertura delle "grandi superfici di vendita", previsto per monitorare gli effetti della riforma del commercio, "sono vietati mutamenti di destinazione d'uso urbanistico a fini diversi da quelli industriali ed artigianali dei terreni inseriti all'interno dei Piani Regolatori Territoriali (PRT) delle ASI (Aree di Sviluppo Industriale) e degli NSI (Nuclei di Sviluppo Industriale), nonche' dei capannoni realizzati in dette aree". E' quanto recita, l'art. 2, comma 1, del progetto di legge regionale "Disposizioni in materia di Commercio e Urbanistica" presentato, nel mese di luglio, dal consigliere regionale Liberato Aceto. "Sovente" - afferma Aceto - "i cittadini abruzzesi si domandano se, dietro la chiusura, reale o paventata, di importanti realta' industriali (vedi Cartiera Burgo di Chieti Scalo), si celino degli intenti speculativi legati alle variazioni d'uso urbanistico dei terreni ove tali insediamenti insistono. Il progetto di legge presentato - continua Aceto - vuol fornire una concreta risposta a queste legittime domande, prevedendo, tra l'altro, che i "NSI" e le "ASI "sono tenuti a regolamentare, entro sei mesi, le procedure per la requisizione delle aree destinate e dei capannoni realizzati a fini artigianali ed industriali, ove sia venuto meno tali utilizzo per fallimento, dismissione o delocalizzazione delle imprese utilizzatrici. Ho gia' predisposto - conclude Aceto - ai sensi dell'art. 62 del regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale, la richiesta per l'iscrizione (obbligatoria se decorsi 50 giorni dall'assegnazione in commissione del PdL) all'ordine del giorno del prossimo Consiglio del progetto di legge in oggetto. Mi auguro che i colleghi approvino quanto previsto nel testo, apportando, eventualmente, i miglioramenti che si vorranno concordare".