Acs di Atessa verso la chiusura, i lavoratori minacciano di incatenarsi ai cancelli

05 Settembre 2013   12:20  

La Acs di Atessa, azienda che produce l'imbottitura per il sedile installato sul Ducato, ha annunciato nuovamente l'intenzione di chiudere lo stabilimento, licenziare i 23 dipendenti e trasferire l'attivita' a Cassino, in provincia di Frosinone. 

 

Lo comunica il segretario provinciale della Fiom Cgil Davide Labbrozzi il quale annuncia che a partire da oggi e' ripresa la lotta in ACS.

Come gia' comunicato lo scorso mese di luglio, la direzione dell'Azienda - si legge in una nota di Labbrozzi - ha comunicato nuovamente al tavolo sindacale la volonta' di chiudere il sito di Atessa.

Lo stesso e' accaduto tre e due anni fa quando, dopo settimane di sciopero l'Acs rinuncio' ed accetto', la prima volta di ricorrere alla Cassa Straordinaria e la seconda di attivare la procedura per usufruire di due anni di Solidarieta'.

Ad oggi, torniamo ad avere la procedura per cessazione di attivita' e chiusura definitiva del sito produttivo di Atessa sul tavolo.

In questi tre anni la Val di Sangro non ha visto l'interesse delle Istituzioni - rileva il sindacalista - impegno atto a rilanciare un territorio devastato dalla crisi ed in grave pericolo di vita.

Nulla e' stato fatto per le aree industriali e nessuna interlocuzione c'e' stata con le Aziende che stanno morendo lentamente.

Si rende quindi necessaria una protesta dura con l'obiettivo di convincere l'Azienda a tornare sui suoi passi e le Istituzioni ad intervenire". Labbrozzi Non esclude uno sciopero dell'intera area industriale.

 

 

 


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