Ad Atri lo spettacolo "Appuntamento a Londra"

Una riflessione sul tema dell'identità

24 Gennaio 2012   23:07  

Appuntamento a Londra di Vargas Llosa, Nobel per la letteratura 2010, è un'acuta e profonda riflessione sul tema dell'identità e sulla vita segreta delle persone, temi da sempre molto amati da Llosa, e indaga inoltre sui valori dell'amicizia e dei sentimenti, su quel sottile filo che lega gli esseri umani, come attrazione profonda dell'uomo per l'altro da sé. La trama vuole che un realizzato manager peruviano di nome Chispas, efficiente, duro, apparentemente soddisfatto, si trovi a Londra durante una pausa di un viaggio d'affari e sia colto da una profonda inquietudine, che si sostanzia e amplifica nel corso della visita che riceve da una donna. Si presenta come Raquel, la sorella del suo miglior amico d'infanzia, di cui da anni egli ha perduto ogni traccia. Il dialogo serrato e seducente fra i due, condurrà alla rivelazione che Raquel non è altri che l'amico d'infanzia, Pirulo: a Casablanca è riuscito finalmente a liberare la sua vera natura sessuale. Fra il turbamento di questo presente e vecchi ricordi, lo scambio fra i due intrappola tracce piacevoli del passato e storie dolenti, sensi di colpa e omissioni, tenerezze, fragilità e paure...

E c'è lo spazio – in questo vortice onirico e misterioso – perché Chispas si abbandoni alle visioni di un'altra sua possibile identità, di quella vita segreta che probabilmente ognuno immagina per sé e non vive, reprime, rimpiange...
Un'idea che affascina Vargas Llosa e molti artisti assieme a lui: basta che pensiamo alle "dimensioni parallele" di un film come Sliding Doors, o ai versi di Thomas Eliot – che il regista Panici cita nelle sue note – ... ciò che poteva essere e ciò che è stato/ tendono a un solo fine che è sempre presente./ Passi echeggiano nella memoria/ lungo il corridoio che non prendemmo/ verso la porta che non aprimmo mai/ sul giardino delle rose ...

È in questa zona di confine che i protagonisti si muovono continuamente, in bilico tra un mondo reale e uno immaginario altrettanto concreto e vissuto con la stessa intensità della vita vera e talvolta con una sorta di nostalgia. In questo modo, attraverso Appuntamento a Londra Vargas Llosa scandaglia la parte più segreta dell'animo umano, appassionandosi – come ammette egli stesso – ai temi della finzione e della vita, del ruolo che quella gioca in questa, della maniera con cui l'una e l'altra si alimentano e si confondono, si respingono e si completano in ogni destino individuale.

Il palcoscenico – secondo l'autore ed il regista – è il luogo più adatto ad una simile indagine: il luogo dove i sogni, gli incubi possono prendere forma. Lo spettacolo di Panici asseconda tutto ciò e sceglie un gioco di linguaggi espressivi che si sovrappongono e si completano, che aprono alla scena continuamente nuove possibilità e pongono lo spettatore davanti a una vertigine, in bilico fra mondo reale e prospettive "altre", possibili o immaginarie. Oltre alle prove di Villoresi e Sebasti, lo aiutano in ciò le scene di Francesco Ghisu, i costumi di Lucia Mariani, i video di Andrea Giansanti e le musiche di Germano Mazzocchetti.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore