Il consiglio di amministrazione della Afm, la azienda municipalizzata che gestisce le farmacie, i servizi cimiteriali e un asilo comunale, ha deciso la chiusura del magazzino dei farmaci con conseguente ricollocazione dei suoi quattro addetti presso le farmacie.
I farmaci d'ora in avanti saranno acquistati direttamente da una società grossista, leader del settore, che fra l'altro sta rilevando le farmacie comunali di mezza Italia.
Scelta che per i sindacati è il preludio della privatizzazione dell'azienda, 110 i posti di lavoro a rischio fra le 8 farmacie, la gestione dei cimiteri e l'asilo Casetta Fantasia.
Cgil, Cisl, Uil e Ugl chiedono un incontro ai vertici dell'Afm e al sindaco per capire quali siano le reali intenzioni dell'amministrazione e se condivide le scelte dei vertici aziendali.
Le motivazione di questa scelta unilaterale del Cda – hanno detto stamattina Franco Migliarini della Uil, Dario Angelucci della Cgil, Elvezio Sfarra della Cisl e Piero Peretti dell'Ugl – sono assolutamente ignote.
I sindacati chiedono inoltre l'azzeramento del Consiglio di Amministrazione dell'Azienda, che si è dimostrato – hanno detto – incapace di gestire l'azienda e che mette a rischio i livelli occupazionali.
Nell'intervista Piero Peretti, Ugl.
(MS)