Agente penitenziario arrestato: droga e cellulari introdotti nel carcere abruzzese

06 Agosto 2025   14:42  

Maxi operazione antimafia in Abruzzo e Lazio: arrestato un agente penitenziario accusato di corruzione e traffico illecito, già 13 fermi nello scorso luglio.

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Nuovo sviluppo nell’operazione “End to End”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia dell’Aquila, che ha smantellato due associazioni criminali specializzate nel narcotraffico tra Abruzzo e Lazio. Questa mattina la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un agente di Polizia Penitenziaria, accusato di corruzione e di aver introdotto stupefacenti e telefoni cellulari all’interno di un istituto penitenziario.

Il provvedimento, disposto dal Gip dell’Aquila, è stato portato a termine con il supporto del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria di Bari e su delega della Dda. L’attività investigativa ha avuto origine dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Pescara, che il 25 luglio scorso aveva già portato all’arresto di 13 persone e al sequestro di hashish, cocaina e marijuana.

Gli investigatori avevano documentato la capacità dei membri del gruppo criminale di stabilire contatti con esponenti delle forze dell’ordine, riuscendo così a introdurre all’interno del carcere beni vietati in cambio di denaro. Secondo gli inquirenti, l’agente arrestato avrebbe consegnato più volte cellulari e droga a un detenuto, considerato complice del sodalizio, in cambio di compensi economici.

Il detenuto in questione, al centro di una fitta rete di traffici illeciti all’interno della struttura, è poi rimasto vittima di un omicidio durante una violenta rissa in carcere. Le indagini proseguono per individuare ulteriori coinvolgimenti e chiarire l’ampiezza della rete criminale, che secondo gli inquirenti operava con metodi strutturati e una catena di contatti ben radicata anche all’esterno degli istituti penitenziari.


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