Agricoltura, Febbo: "Il bando non coinvolge la regione"

07 Giugno 2012   11:39  

Le risorse del bando del Ministero dell'Agricoltura, destinato alla promozione del vino, "sono riservate alle aziende del settore vitivinicolo, singole o in Ati, ovvero a consorzi di tutela e non coinvolgono in nessun modo l'Ente regione che, per la promozione verso Paesi terzi, ha recentemente emanato un bando ad hoc".

Lo ha chiarito l'assessore all'Agricoltura, Mauro Febbo, specificando anche che il bando scadra' comunque l'11. "Deduco - prosegue l'Assessore - che se i consorziati hanno deciso di non partecipare al bando per la promozione dei vini italiani lo hanno fatto dopo aver verificato la non esistenza delle condizioni tecnico-economiche per andare avanti, decidendo, quindi, di non presentare nessun progetto.

"La promozione e' sempre stata e continuera' ad essere un' occasione strategica per la regione Abruzzo ed i suoi prodotti agroalimentari. Il Consorzio di Tutela, soggetto che si muove in piena autonomia, rappresenta il 95 per cento dei produttori di vino i quali hanno ben chiaro quali strategie adottare ed in quali mercati esteri investire le risorse a disposizione. Sicuramente i consorziati hanno deciso di non partecipare a tale bando dopo aver verificato la non esistenza delle condizioni tecnico-economiche per andare avanti".

 "Ricordo comunque - aggiunge Febbo -che i nostri vini sono presenti in quasi tutte le regioni piu' importanti della Cina ed in tutti i Paesi del mondo. Oggi i nostri vignaioli hanno acquisito esperienza e maturita' tali da saper valutare come e dove investire nella promozione. A riprova vi sono i dati percentuali che parlano e dimostrano chiaramente come l'export del nostro vino aumenti progressivamente.

A balzare agli occhi e', in particolare, il dato sull'export che ha visto l'Abruzzo marciare ad un ritmo doppiamente superiore rispetto alla media italiana. Infatti, nel periodo 2003-2011,mentre l'Italia ha fatto registrare un + 45,5 per cento in termini di vendite e quindi di fatturato, l'Abruzzo ha addirittura fatto segnare un + 96,4 per cento. Oggi i dati continuano ad essere incoraggianti anche in relazione al primo trimestre 2012. Il sottoscritto unitamente al Consorzio di Tutela conosce bene la realta' delle nostre cantine che sono impegnate a rafforzare e consolidare i mercati gia' esistenti e importanti come Nord America, Regno Unito, Russia, Brasile e Germania.

Bisogna comprendere inoltre che - conclude Febbo - la promozione deve essere svolta con criterio e senso di responsabilita'. Oggi non possiamo permetterci il lusso di partecipare ad ogni fiera o manifestazione senza che non comporti una reale utilita' alla promozione. Le risorse a disposizione per la promozione sono drasticamente diminuite e pertanto vanno fatte solo scelte proficue per i nostri produttori. Pertanto, continuero' a lavorare affinche' la promozione del nostro vino contribuisca all'affermazione del made in Abruzzo, dentro il quale si concepisca la filiera del sistema agricolo e agroalimentare, a beneficio dell'intera economia abruzzese".


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