Aielli e i 23 consulenti: "Se volete, non spendiamo e facciamo durare la ricostruzione 20 anni"

Appena giunto a L'Aquila Paolo Aielli, manager a capo dell'ufficio ricostruzione dell'Aquila, deve già confrontarsi con una problematica emersa nei giorni scorsi.

Sul sito del Comune dell'Aquila nei giorni scorsi apparve una determinazione che conteneva in sé la ricerca di 23 consulenti, da assumere per via diretta. Non tramite concorso.

Il Comune, appena emrsa la notizia della determinazione, subito ha preso le distanze da questa iniziativa, nonostante la determinazione firmata da Aielli fosse sul sito dell'amministrazione.

Sul sito c'era, lo abbiamo trovato anche noi, ma per arrivarci è stato come una caccia al tesoro.

Senza voler essere maliziosi, ci è sembrato che non si fosse fatto il possibile per rendere pubblica, al massimo grado, quella ricerca di personale.

Ma Paolo Aielli, spiega:

“L'abbiamo messo sul sito, lo abbiamo dichiarato di fronte ai sindaci dei 56 Comuni del cratere, lo abbiamo dichiarato nella Commissione comunale dove era presenta la maggioranza, l'opposizione, e tutti gli ordini con tutti gli ordini. Più pubblicità di questo?”

Più pubblicità, certamente era possibile.

Aielli, quasi infastidito dalle osservazioni sull'argomento risponde a chi si è sollevato contro una ricerca di personale, che, a differenza di quanto accaduto per i precari della ricostruzione, non passa per le forche caudine del concorso pubblico:

“E' giusto pensare al principio trasparenza da salvaguardare. E abbiamo fatto il possibile. La procedura di cui abbiamo bisogno però è ristretta, chiara, trasparente e in tempi brevissimi”.

E a tutti coloro che criticano la scelta, Aielli risponde: “Se volete, non spendiamo i soldi e facciamo durare la ricostruzione 20 anni”.

E invece, uno dei consiglieri comunali che ha sollevato il problema, Ettore Di Cesare (Appello per L'Aquila) fa notare che, per superare eventuali dubbi di trasparenza basta davvero poco, ovvero:

- la pubblicazione completa di tutte le domande pervenute, epurate di eventuali dati sensibili, il giorno dopo la data di scadenza dell’avviso e prima che vengano effettuate le scelte.

- rendere pubblici i criteri di valutazione, la “griglia” dei punteggi assegnati e i verbali con le valutazioni di ogni singola candidatura.