Aielli, piazza a prefetto fascista. Anpi: "Fu decorato nazista, il ministro Maroni intervenga"

05 Ottobre 2011   18:30  

L'Anpi torna a criticare la scelta del Comune di Aielli (L'Aquila), che lo scorso 20 agosto ha intitolato la piazza del paese all'ex prefetto fascista Guido Letta, zio dell'attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Il comitato provinciale aquilano dell'associazione, infatti, ha inviato una lettera al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, affinché "ponga riparo ad un atto grave ed inusitato". L'associazione, ricordando che in un primo momento la cerimonia era stata rinviata proprio grazie alle critiche mosse, parla di un "atto gravissimo ed un'offesa vergognosa alla Nazione italiana e allo spirito della Costituzione antifascista del nostro Paese" considerando che Letta fu "prefetto del fascismo e attuatore delle leggi razziali".

"Nelle sue convinzioni, nei suoi atti politici e nella sua carriera amministrativa fu tra i più ferventi sostenitori del fascismo - scrive infatti Anpi L'Aquila -, fu membro della segreteria particolare di Mussolini e in quanto tale intermediò con il vile sicario di Giacomo Matteotti, aderì alla Repubblica di Salò, fu un convinto assertore e un rigoroso attuatore delle leggi razziali, causa di deportazione e morte per migliaia di ebrei italiani, e addirittura, per i suoi meriti di collaborazione con la Germania nazista, fu insignito dell'Ordine dell'Aquila Tedesca, una speciale onorificenza istituita da Adolf Hitler e assegnata a soli nove prefetti su 322".

"La scelta dell'amministrazione di Aielli, qualunque ne fossero le intenzioni, si è rivelata sbagliata e grave e deve essere rivista per non costituire un 'precedente' antistorico, negazionista e in palese contrasto con i valori e i principi della Costituzione Repubblicana - conclude la lettera dell'Anpi -. Con questo spirito ci permettiamo di chiedere il suo autorevole intervento perché si ponga riparo a questo atto grave e inusitato".


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