Aiutiamo Ernesto a tornare a casa.

03 Ottobre 2010   14:10  

Questa è la storia di Ernesto Rosati, detto  Il “Pirata”, cittadino italiano nato  a Milano l’otto dicembre 1951, una  vita spesa sulla  strada tra sogni e droga.
La sua avventura inizia quando ancora studente decide insieme ad altri amici di andare in India in auto, un vecchio Wolkvagen, erano gli anni settanta , attraversano Italia, Grecia, Yugoslavia, Turchia, Iran, Afganistan, Pakistan e finalmente l’India.
E’ li che comincia la sua relazione con la droga, per provare cose nuove, quasi una sfida con un mondo ancora sconosciuto negli effetti più devastanti.
“A quei tempi si trovava di tutto, anche in farmacia, oppio, morfina, metadone, eroina, anfetamina .” continua a raccontarci il “Pirata”.
E’ l’inizio di un tunnel da cui non sarebbe più uscito, oggi vive a Merida  in Venezuela, trascina la sua esistenza per strada tra un semaforo e l’altro, mendicando.
Tempo addietro  si era diffusa la notizia che era morto, sui giornali locali era apparsa la foto di un altro disperato, ammazzato per strada, che gli somigliava molto.
Lui non vuole finire così, ed allora dopo 19 anni continua a  sperare di poter tornare a vivere con la sua famiglia in Italia.
I suoi famigliari però non sono disposti a farsi carico di lui, dopo tanti anni e con le problematiche che si trascina sarebbe un peso troppo grande.
La sua storia con la droga si è interrotta da quasi due anni, il suo organismo non la tollera più.

Oggi il suo sogno più grande è quello di ritrovare la sua famiglia e tornare a morire in Italia.

Il documentario è stato gentilmente concesso dal regista Camillo Paparoni.


Gianfranco Di Giacomantonio  Merida – Venezuela

 


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