Albergatori, pagamenti indennizzi post sisma. Quaianni: "La Regione ci prende in giro"

04 Marzo 2013   11:59  

"Ci sentiamo totalmente presi in giro dalla Regione: sono infatti trascorsi dieci giorni dall’incontro tra l’Avv. Morgante e la delegazione degli albergatori (compresi quelli della costa) e 8 giorni dall’interessamento del Consiglio Comunale di L’Aquila." 

Ad affermarlo è Mara Quaianni, presidente di Federalberghi L'Aquila

"Abbiamo chiesto un incontro urgente con le Associazioni di categoria e la Regione, incontro che avrebbe dovuto svolgersi Mercoledì scorso, ma a quanto pare ai dirigenti regionali non importa assolutamente nulla della situazione in cui versano i titolari delle strutture alberghiere: ci sono sempre problemi organizzativi, problemi di personale, problemi di delibere, ecc.., ma a pagare gli stipendi ai nostri collaboratori chi ci pensa??? Chi pensa a pagare le bollette (ad alcuni l’Enel sta interrompendo la fornitura), chi pensa a regolarizzare i famosi DURC????"

La Quaianni è furente dopo l'annuncio di alcuni albergatori di rivolgersi alla Procura, per i mancati pagamenti da parte della Regione Abruzzo di quanto dovuto per l’ospitalità ai terremotati aquilani.

Nei giorni scorsi sembra si fosse trovato finalmente un accordo, vista l'intesa siglata tra Regione Abruzzo e Inps regionale sul pagamento degli arretrati agli albergatori per l'ospitalita' degli sfollati dopo il sisma del 2009.

Pagamenti che dovrebbero avvenire entro il 15 aprile.

Non solo a dicembre scorso la Regione aveva dichiarato l'impegno al pagamento degli indennizzi agli albergatori.

Secondo le indicazioni fornite dal servizio regionale, la somma disponibile era pari a 10 milioni di euro. Tra questi ci sarebbero anche i 4 milioni sui quali il presidente della Regione aveva firmato i mandati di pagamento ma che, a dicembre, ancora non erano  stati liquidati dalla Banca d'Italia in quanto il Governo aveva istituito la cosiddetta "gestione stralcio" in sostituzione della vecchia contabilità speciale del Commissario della ricostruzione.

"Forse la Regione Abruzzo sta tirando un po’ troppo la corda - commenta il presidente Quaianni- o forse sta aspettando che veramente in Città succeda la rivoluzione!! Bisogna capire che quelli dovuti sono soldi nostri, frutto dei vari fidi bancari che abbiamo richiesto per fronteggiare ed anticipare tutti i servizi ai nostri concittadini ed è ora di finirla con questo rimbalzo di responsabilità."

 


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