Aldo Busi: 'Non c’è più cultura. Il Paese è morto'

Forte monito da 'L'isola dei Famosi'

18 Marzo 2010   10:51  

Aldo Busi è impazzito, nel senso più nobile del termine. Dopo un mese passato nella difficoltà più totale, senza poter mangiare e via dicendo, è salito in cattedra e non le ha mandate di certo a dire. La sua università, per l'occasione, è stata situata in Nicaragua, all'interno di un programma piccolo piccolo come "L'isola dei Famosi": “I cameramen se la danno a gambe levate quando parlo di politica e letteratura. Non interessa qui nulla a nessuno dell’Alfieri e del Beccaria. Io non le posso dire queste cose, nessuno è interessato, il filtro è tale che so che mi sono prestato a una pantomima di me e dell’intellettuale”, ha esordito.


Poi se la prende anche con la Ventura (confronto impari), che lo accusa di mandare messaggi altissimi sbagliando, però, la forma: “La forma è il linguaggio. La mia sostanza sta nella mia forma. Il fatto che la mia forma sia sbagliata per lei, Ventura, e per la maggior parte degli italiani vuol dire a maggior ragione che io la forma non la cambio. Questa nazione è indietreggiata di 15 anni anche per colpa vostra. Voi dovete essere ricoverati. Sentite quelli che avete mandato sull’Isola con me. Non è una novità per me non essere capito. Purtroppo sono tutti come Federico Mastrostefano. Non c’è più cultura. Il Paese è morto”.


E' un'autentica bomba l'intellettuale più popolare d'Italia, il quale non manca di mettere a ferro e fuoco anche la politica, dando un vero e proprio calcio in faccia a qualsiasi norma di par condicio in periodo d'elezioni, per di più: “Il segretario del Pd è inesistente. Finché la sinistra sarà clericale sarà solo una brutta copia della destra. In Italia il più grande criminale non è chi commette i crimini, ma chi li denuncia. Io in questo momento sono il più grande criminale”.


Degno finale di cotanta lezione, sarebbe una bella uscita di scena ad effetto: "“Il mio mandato è esautorato, esaurito. Non c’è più racconto. Temo che, se restassi, finirei per vincere. Ho partecipato per una rassegnata e decadente malinconia. Voglio tornare nel mio limbo, le dinamiche sono loro. Voglio dare l’esempio del signore anziano che si mette da parte. Mi sembrerebbe umiliante per me vincere questa piccola corsettina. Qua ci sono persone alla canna del gas, che non hanno forza contrattuale”, ma prima non lesina una bella bacchettata all'alunno indisciplinato Roberto Fiacchini: “Non adottate gli orfani, non ne vale la pena”.


Il duro colpo fa più male alla Ventura che insorge, vista anche la sua situazione personale, ma è lo stesso piromane a gettare acqua sul fuoco: “Lei è caduta nella mia provocazione. Io non capisco perché solo le coppie sposate possano adottare un figlio. Io voglio come singola persona dire che tanto si finisce tutti da single e che il figlio adottato ritorna dall’uno o dall’altro. Perché io single non posso adottare un bambino o una bambina?”.


Poi torna ad aggredire gli altri compagni di sventura: “I naufraghi sono tutti qua perché non hanno un cazzo da fare, sono marionette di se stessi che non hanno rispetto dello spettacolo”, ed anche il Papa e Berlusconi. La conduttrice ha urgente bisogno d'aiuto e lo trova in Mara Venier, ma non basta, perchè Busi ne ha anche per lei: "Sarà stanca di tanti interventi chirurgici”.


A questo punto la 'conversazione' degenera e Simona non può far altro che chiuderla salutando in malo modo il mattatore, reo di aver offeso gli ospiti in studo. Chiosa poi la discussione con un signorile quanto falso: "La forza di questo programma è comunque dare spazio al punto di vista di tutti”.


Tanto rumore per nulla, insomma. Chi vedeva "L'isola dei Famosi" continuerà a farlo. Ma almeno si è preso un bel pò di insulti. In fondo Aldo Busi voleva far passare questo. E ci è riuscito benissimo. 

 

Francesco Balzano

 


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